Dal Summer Outlook organizzato dalla società nella sede di Zurigo, un incontro con la stampa specializzata per analizzare asset allocation e strategie.
Unisciti a FundsPeople, la community con oltre 200.000 professionisti dell'asset management. Accedi a tutti i nostri servizi esclusivi: newsletter giornaliera, breaking news, archivio riviste mensili, speciali e libri.
Un mercato finanziario ostinatamente positivo che non vede all'orizzonte la fine del ciclo economico. Sintetizza così Gianluca Ungari, head of Portfolio Management Italy di Vontobel Asset Management durante la sua analisi in occasione del Summer Outlook organizzato dalla società nella sede di Zurigo.
"Sono ormai due anni che invochiamo la recessione ma che questa tarda ad arrivare, mentre la parte più rischiosa del mercato, quindi l’azionario, sta performando ancora molto bene. Ci aspettavamo una politica monetaria restrittiva ma non è stato così. Dall'altra parte, l’anno dell’obbligazionario non è arrivato e sta soffrendo soprattutto sulla parte duration, mentre anche le commodities stanno performando bene, in particolare il petrolio che ha ricominciato a funzionare", spiega l'esperto.
Inoltre, è indubbio come ci sia un tema dominante tanto sui mercati quanto tra l'opinione pubblica. E si tratta dell'intelligenza artificiale. "Possiamo dire che l'AI e i Magnifici Sette hanno guidato le performance, ma non solo, c'è anche il settore energetico che ha fatto registrare buone performance anche grazie alla rotazione settoriale", commenta Ungari. A livello geografico, a detta dell'esperto, l’Europa sta sorprendendo in termini di perfomance. "Non ci sono particolari rischi e lo vediamo anche nel mondo obbligazrio con l'HY e gli emerging market, i maggiori interrogativi sono ancora relativi al taglio dei tassi, basti pensare che lo scorso anno se ne scontavano circa sette".
Prospettive per la seconda parte del 2024
La seconda parte dell'anno, come si diceva prima, vede ancora un'economia che non accenna a rallentare con l'inflazione che scende sì ma "difficilmente continuerà a farlo con una crescita sostenuta", ammette l'esperto. Basti guardare i dati che continuano a indicare uno scenario netto, come ad esempio quello di venerdì scorso relativo al dato sul lavoro americano di maggio con un incremento di 272mila nuovi posti di lavoro non agricoli. "Questo ci porta a pensare che la forza del consumatore, in particolar modo negli Stati Uniti, sia ancora ben salda poiché legata alla piena occupazione che porta anche a rafforzare l'economia americana nel suo complesso", ci tiene a sottolineare Ungari.
Uno sguardo anche alla politica monetaria. La domanda che continua a interrogare gli analisti è se si assisterò a un soft landing o a no landing. "La difficoltà che incontriamo è quella di costruire un portafoglio bilanciato, in uno scenario propenso al rischio. In politica monetaria pensare di rimettere mano ai tassi di interesse potrebbe costituire un problema dopo che anche Lagarde nell'ultima riunione della Bce ha sottolineato che per adesso si può restare con questo livello di tassi evitando di tagliare ulteriormente nei prossimi incontri", commenta.
Infine, l'asset allocation risulta con un posizionamento dinamico con bias di qualità che "ha una definizione ben precisa per noi, si tratta di un fattore convesso, compriamo società capaci di proteggere nelle fasi di volatilità, non sono portafogli aggressivi dal punto di vista del beta", conclude Ugari.