La banca annuncia una nuova struttura organizzativa che avrà la responsabilità di guidare il business e di sviluppare il piano strategico nella seconda metà del 2021.
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Nuova organizzazione per Unicredit. L'era del nuovo CEO Andrea Orcel comincia con un riassetto interno. La banca, infatti, ha annunciato una nuova struttura organizzativa e il team manageriale che "avrà la responsabilità di guidare il business con successo e di sviluppare il nuovo piano strategico nella seconda metà del 2021". La nuova struttura, come si legge nella nota dell'Istituto, "darà vita ad un'organizzazione semplice in grado di assicurare piena responsabilizzazione di ciascun business e area della banca mettendo il cliente al centro di tutte le attività, integrando ulteriormente la tecnologia e la digitalizzazione come fattori chiave di successo con chiara attribuzione di ruoli e responsabilità".
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Nello specifico, tra le altre prime cose, Unicredit crea un nuovo comitato esecutivo Group Executive Committee (GEC) composto da quindici membri che sostituirà l'attuale Executive Management Committee (EMC) con ventisette membri, "aumentando il livello di coinvolgimento e responsabilizzazione del team manageriale". Elimina un livello gerarchico presente nella precedente struttura organizzativa, minimizzando la presenza di co-Head alla guida di strutture e business "e creando un team più coeso".
Fornisce ai CEO dei Paesi le leve manageriali per "gestire al meglio la geografia di competenza valorizzando le sinergie e le best practice tra le varie linee di business. Italia, Germania, Europa Centrale ed Orientale costituiscono le aree geografiche a diretto riporto del CEO e e posiziona l'Italia come geografia autonoma, ponendo a capo Niccolo Umbertalli, "riflettendone l'importanza cruciale per il Gruppo". Inoltre posiziona l'area di Corporate and Investment Banking a servizio di tutte le geografie e crea una nuova divisione Digital che porta tecnologia, digitalizzazione e dati nell'ambito del nuovo GEC, "assicurandone la piena inclusione in ogni decisione strategica e sottolineando l'importanza critica di quest'area per le sfide future del business".
Infine, avvia un programma di semplificazione in tutta l’organizzazione, a partire dalla SpA, riducendo il numero di comitati da quarantaquattro ad un massimo di quindici/venti. Costituisce una nuova divisione People and Culture che estende il mandato della precedente funzione di Human Capital riflettendo l’importanza delle persone nel fare propria la nuova cultura del Gruppo e istituisce un CEO office che include le aree di Strategy and Optimization e Stakeholder Engagement.
“Quando sono stato nominato amministratore delegato di UniCredit, ho promesso che una delle mie prime priorità sarebbe stata la riduzione della complessità e la semplificazione della struttura organizzativa" spiega Andrea Orcel. "Oggi potete osservare il primo passo in questa direzione: razionalizzazione del business, chiarimento dei ruoli cardine dell’organizzazione e aumento del senso di responsabilità per assicurare risultati migliori ai nostri stakeholder. Ho anche detto che avremmo aumentato il ritmo della digitalizzazione affinché la tecnologia e i dati fossero insiti in ogni decisione e oggi annunciamo una nuova divisione Digital per assicurare una piena integrazione di essi come elementi chiave del nostro DNA. Come business è fondamentale che riconosciamo le nostre origini e radici culturali che ci hanno formato ed è per questa ragione che rendiamo l’Italia una geografia autonoma al fianco di Germania, Europa Centrale e Orientale. Sono ben consapevole che le nostre persone saranno il motore del successo di UniCredit e oggi annunciamo anche una più ampia funzione di People & Culture che ci permetterà di attrarre e sviluppare i migliori talenti per trasformare la banca. Questo è solo il primo passo di un programma ambizioso volto a realizzare il pieno potenziale di UniCredit. Ci permetterà di passare da un periodo di ridimensionamento ad uno di crescita sostenibile e profittevole”.