Mauro Valle, responsabile del reddito fisso di Generali Investments e gestore di questo prodotto, spiega a FundsPeople le caratteristiche della strategia e la sua attuale visione del mercato obbligazionario.
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Il Generali Investments Euro Short Term Bond è un fondo con Rating FundsPeople 2023 che segue una strategia di investimento attiva incentrata esclusivamente su titoli di Stato in euro con scadenza massima di tre anni. Mira a una strategia currency-plus. L'offerta di Generali Investments Partners di soluzioni di investimento a reddito fisso comprende diversi comparti, caratterizzati da una gestione diversificata della duration e da una gestione marcatamente attiva.
"L'approccio diversificato (rappresentato in particolare dai comparti GIS Short Term Bond, GIS Euro Bond, GIS Euro Bond 1-3 Years e GIS Euro Aggregate Bond) ci permette di gestire attivamente l'esposizione dei portafogli, sfruttando le varie opportunità di investimento offerte dai diversi cicli di mercato", spiega Mauro Valle a FundsPeople.
Secondo l'head of fixed income di Generali Investments e gestore del fondo, la duration del portafoglio, che può variare da zero a un anno, viene gestita attivamente entro questi limiti. "La strategia si basa sul tentativo di sfruttare la possibilità di investire lungo la curva dei rendimenti fino a tre anni per massimizzare il rendimento del portafoglio e sfruttare la pendenza della curva". L'allocazione avviene tra i Paesi dell'eurozona, distribuendo dinamicamente il rischio di tasso tra Paesi core e periferici.
Prospettive del reddito fisso
A suo avviso, le prospettive per gli investimenti a reddito fisso nei prossimi mesi non sono negative. "Sebbene la volatilità rimanga elevata, rafforzata dalle turbolenze di mercato derivanti dalle tensioni nel settore bancario, i rendimenti che si possono ottenere oggi sono ampiamente positivi e in grado di generare un rendimento positivo nel prossimo mese, soprattutto per i fondi a breve duration", afferma.
A suo avviso, sebbene ci troviamo nella fase finale del ciclo di inasprimento della politica monetaria, rimane difficile individuare un livello di equilibrio dei tassi di interesse. "Anche il segmento del credito, dopo la buona performance di inizio anno, continua a offrire rendimenti interessanti, soprattutto sulle scadenze medio-brevi, grazie al miglioramento delle prospettive macroeconomiche".
Valle ricorda che la Bce non si è discostata dalla sua linea dura, nonostante le turbolenze di mercato generate dalle tensioni nel settore bancario. "Dopo l'ultimo rialzo di 50 punti base deciso a marzo, Lagarde ha chiarito che non prenderà decisioni predefinite e che i prossimi passi saranno dipendenti dai dati e soggetti all'evoluzione delle tensioni finanziarie. Al momento, i mercati stanno valutando un tasso terminale del 3,25% e questo sembra essere un livello obiettivo coerente con una crescita positiva dell'eurozona nel 2023, tenendo conto del rischio derivante dall'instabilità finanziaria e di una tendenza dell'inflazione sottostante che non ha ancora iniziato a puntare verso il basso", spiega.
Posizionamento e strategia del fondo
Il fondo è attualmente posizionato a metà dell'intervallo di duration consentito, al fine di ottenere buoni rendimenti d'investimento cercando di contenere l'esposizione alla volatilità dei tassi d'interesse. La view del gestore sui BTP italiani è positiva e apprezza il fatto che la curva dei rendimenti italiana abbia ancora una pendenza positiva alle scadenze investibili rispetto alla curva dei rendimenti tedesca. Il fondo investe anche in obbligazioni indicizzate all'inflazione per diversificare l'esposizione e fornire una copertura parziale dal rischio di inflazione.
Nell'ultimo anno Generali Investments Euro Short Term Bond è stato sempre moderatamente esposto al rischio di duration, in media inferiore o intorno al mezzo anno, per difendersi dalla tendenza al rialzo dei tassi di interesse. "È stato esposto alle obbligazioni periferiche per massimizzare la performance del portafoglio. L'esposizione alle obbligazioni indicizzate all'inflazione, che lo scorso anno, soprattutto nel primo trimestre, hanno sovraperformato le obbligazioni nominali, ha contribuito in modo determinante alla performance", rivela il gestore.