Value contro growth, è il momento di bilanciare

Il 2022 sarà l’anno del bilanciamento, in un contesto macroeconomico fortemente incerto e volatile non si può completamente mettere da parte il mondo growth, tuttavia il ritorno ai fondamentali sarà un elemento essenziale per i portafogli. Corrado Cominotto, head of active management di Banca Generali sottolinea, infatti, che nelle ultime fasi di alta volatilità il value ha resistito meglio rispetto il growth, “crediamo infatti che per navigare la volatilità dei prossimi mesi prevediamo di mantenere la rotazione in favore del value ancora per il prossimo futuro”, afferma il fund buyer.

Nonostante le performance più soddisfacenti, la selettività rimane una priorità. “Le valutazioni sono a supporto del value, ma la sfida per i fund selector sarà quella di riuscire a selezionare gestori value globali, che non si focalizzino su determinate aree geografiche, ma che siano attenti alla qualità dei processi, ai dati e al capital intensity ratio”, commenta Jason Samons, Deputy Head of Manager Research di Mediolanum International Fund. Il suo approccio è infatti quello di combinare diversi fondi di terzi value in maniera ottimale, che ricerchino la qualità.

Dimentichiamoci dell’era in cui le banche centrali fornivano liquidità ai mercati “whatever it takes”, oggi il nemico è l’inflazione e l’unica soluzione è una politica monetaria restrittiva, pertanto bisogna fare i conti con una nuova realtà. “Se da un lato l’equity statunitense risulta per sua costituzione settoriale più vulnerabile al rialzo dei tassi, dall’altro costituisce, soprattutto in una fase di escalation del conflitto in Ucraina, un posizionamento maggiormente difensivo rispetto ad altre aree più cicliche e value su cui non siamo ancora pronti a posizionarci in maniera consistente, in attesa di maggiore chiarezza”, dichiara Chiara Mauri, head of Fund Research and Alternative Investments di Fideuram AM SGR. “In questo periodo la nostra preferenza rimane per portfolio manager con un approccio flexible blend, in grado di muoversi opportunisticamente tra i vari stili di gestione, settori e capitalizzazioni”, conclude la fund selector.

“La creazione di alpha sotto determinate condizioni di elevata volatilità può avvenire solo attraverso un approccio disciplinato nei vari fattori”, aggiunge Jacques-Aurelien Marcireau, Portfolio manager EdRF Big Data, Co-Head of Equities di Edmond de Rotschild AM. Nel suo fondo il gestore ricerca quei sottosettori e società che possano beneficiare di specifiche situazioni. “La cybersecurity, per esempio, presenta oggi valutazioni interessanti e prospettiva di crescita, se si tiene conto che durante le tensioni geopolitiche molte società incrementano gli investimenti in questo ambito”, spiega. “Tra i settori più tradizionali guardiamo con attenzione ai finanziari e all’healthcare. Il primo settore è caratterizzato oggi da basse valutazioni e potrà beneficiare del rialzo dei tassi, favorendo però tutte quelle istituzioni finanziarie che sapranno mettere in atto processi di digitalizzazione in grado di migliorare la loro struttura di costi”, conclude.