Valutazioni ma non solo, ecco perchè l'equity del Giappone è da tener d'occhio

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Jason Leung, Unsplah

I mercati azionari Giapponesi non sono stati risparmiati dalla forte correzione del primo trimestre dell’anno a seguito del Covid. La pandemia ha causato anche uno brusco stop dell’economia nipponica, con impatti su un quadro già difficile per la contrazione del 7,1% del PIL su base annua registrato nel quarto trimestre del 2019. In risposta alla crisi, le Banche centrali e i Governi di tutto il mondo hanno attuato una serie di misure per stimolare le economie e mantenere la liquidità sui mercati finanziari che hanno contribuito a stabilizzare i listini e persino a creare un rimbalzo nelle ultime settimane, un fenomeno che ha interessato anche gli indici del Sol levante. Tuttavia secondo gli esperti di Dalton Investments, partner di Longchamp AM per le strategie di equity in Asia, le ripercussioni sull’economia e sui guadagni del Covid hanno appena iniziato a farsi sentire. In questo quadro di incertezza non mancano però le opportunità: “Il Giappone è un mercato molto interessante nel contesto attuale”, spiega Craig Mercer, managing director Chief Research Officer di Dalton. Secondo Mercer, il Covid-19 sta fornendo infatti un’occasione unica, con opportunità di acquisto da tenere d’occhio: “Quello giapponese è un mercato solitamente molto caro, ed ora è più cheap che in passato. Le valutazioni sono molto favorevoli rispetto a quelle degli altri Paesi sviluppati”, osserva. “Il covid ha colpito duramente anche in Giappone, ma meno che in altri Stati. Inoltre ha creato una situazione critica da cui alcune aziende solide potrebbero uscirne avvantaggiate sul lungo termine”, spiega.

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Fonte: Dalton Investments

Ma per quale motivo la situazione è differente rispetto al passato? Nonostante la recessione dello scorso anno dovuta principalmente all'aumento dell'imposta sui consumi e alle possibili conseguenze legate all’entrata in vigore effettiva del Foreign Exchange e Foreingn Trade Act (FEFTA), per Mercer ci sono degli aspetti cruciali che possono essere di beneficio per l’azionario giapponese: il Governo di Shinzō Abe ha messo in campo una serie di politiche che stanno spingendo gli investimenti azionari nel Paese, tra cui la riforma del fondo pensionistico statale, il maggiore detentore di equi del Paese, e il processo di apertura dei board aziendali a membri indipendenti. Infine, spiega Mercer, la solidità dei bilanci e la grande liquidità di cui dispongono molte compagnie forniscono di possibilità di leva per ottenere valore sul lungo periodo.

Demografia e digitale i trend su cui puntare

Oltre ai segnali postivi provenienti dalle valutazioni e i bilanci, ci sono alcuni megatrend che rendono il Giappone un mercato attraente: “il Paese crescerà molto in alcuni trend globali, aziende leader globali in settori ad alto potenziale di sviluppo.  In particolare ci focalizziamo sul trend demografico di invecchiamento della popolazione, dato che il Giappone è il Paese più longevo al mondo, con tutti i servizi e le opportunità ad esso correlate. Inoltre il Covid ha accelerato su il trend della digitalizzazione e il mercato giapponese presenta delle realtà di primo piano in questo ambito, in particolar modo nell’entertainment e nei videogames, settore in cui il Giappone detiene un alto numero di copyright”, illustra Mercer.

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Fonte: Dalton Investments

Essere un gestore attivo in un mercato così peculiare ha un’importanza cruciale”, afferma il managing director di Dalton. “L’approccio con cui ci scegliamo le aziende è molto selettivo e rivolto a creare valore sul lungo termine. Molto importante per noi è anche l’engagement diretto nelle compagnie investite che nel 2020 è cresciuto da 18 a 30 società sulle 60 complessive che deteniamo nei portafogli delle nostre strategie Inoltre siamo molto attivi anche per quanto riguarda ESG che a nostro avviso sarà un driver di rendimento fondamentale per la ripresa”, conclude.