Pubblicato il KPMG 2021 CEO Outlook, un sondaggio globale su 1.325 CEO che cerca di testare il sentiment delle imprese in diversi contesti di mercato.
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La prima nota curiosa è che, nonostante l'aumento delle infezioni che la variante Delta ha portato con sé durante i mesi estivi, la fiducia dei CEO riguardo allo stato di salute dell'economia non è diminuita. Al contrario. Il 60% degli amministratori delegati è fiducioso circa le prospettive di crescita dell'economia mondiale nei prossimi tre anni. Questo dato è molto più alto del 42% rispetto a gennaio o febbraio di quest'anno e implica un ritorno ai primi anni del 2020, pre-pandemici.
Una delle principali fonti attraverso cui gli amministratori delegati ritengono possibile ottenere questa crescita a medio termine è uno sviluppo inorganico delle loro aziende. L'87% dei CEO sono fiduciosi sulle prospettive di crescita della propria azienda, fusioni e acquisizioni sembrano essere la chiave per guidare questa crescita e migliorare sul versante delle capacità digitali. In particolare, il 69% afferma che userà principalmente tattiche inorganiche, tra cui alleanze strategiche con terzi (che è l'obiettivo del 29%), fusioni e acquisizioni (24%), joint venture (11%) e outsourcing (6%).
ESG e digitalizzazione, le grandi sfide
Per quanto riguarda la crescita organica, due questioni sono di particolare interesse: l'integrazione dei criteri ESG e il processo di digitalizzazione dell'azienda stessa. Circa il primo punto, i CEO vogliono dedicare una parte significativa del capitale per rendere il proprio business più sostenibile e il 30% prevede di investire più del 10% del proprio capitale nell'azienda capitale per diventare più sostenibile. Il 27% è preoccupato che il mancato raggiungimento degli obiettivi climatici possa in qualche maniera dissuadere gli investitori dall'investire nelle loro imprese. E più della metà (58%) affermano di aver notato un aumento delle richieste da parte degli stakeholder (per esempio investitori o clienti) a dar conto maggiormente sulle questioni legate ai fattori ESG.
L'altra grande questione riguarda, come si diceva prima, la digitalizzazione. Il 67% afferma che aumenterà gli investimenti nei processi di digitalizzazione e molti, il 70% degli intervistati si affiderà a partnership con attori specializzati per questo tipo di attività. In termini di digitalizzazione del lavoro stesso, non si registra un grande aumento del telelavoro. Solo il 37% afferma che i propri dipendenti lavoreranno da remoto almeno due o più giorni alla settimana, ma il 51% ha come obiettivo quello di investire in uffici condivisi.