Vontobel AM: il credito corporate di qualità dei Paesi sviluppati è il nuovo "Safest Risky Asset"

Mondher Bettaieb, Head of Corporate Bonds, Vontobel Asset Management
Mondher Bettaieb, head of Corporate Bonds, Vontobel Asset Management

Dopo la correzione senza precedenti di marzo i mercati hanno intrapreso un rally che ha limato le perdite, ma il momento attraversato è di grande cambiamento e gli investitori stanno alla finestra. Vontobel prevede un secondo semestre all’insegna di un recupero dell’economia mondiale a forma di swoosh (simile al baffo della Nike), sostenuto dalle politiche fiscali e monetarie di Governi e Banche centrali. Uno scenario che si riflette sull’asset allocation con un interesse della casa di gestione di Zurigo verso il credito corporate dei Paesi sviluppati, su cui puntare per diversificare i portafogli a fronte di rendimenti dei sovrani che si prospettano ancora a lungo pari a zero se non negativi. “Uno dei principali rischi per l’autunno rimane una seconda ondata del virus che tuttavia non dovrebbe essere affrontata con delle misure severe di lock down come quelle a cui abbiamo assistito”, afferma il chief investment strategist, Frank Häusler. “L’azione degli Istituti centrali e degli Stati è stata tempestiva ed efficace e continuerà ad avere influssi per la restante parte del 2020”. Non mancano però secondo l’esperto di Vontobel altre fonti di incertezza per i mercati: in primis le elezioni USA, che vedono il Presidente in carica Donald Trump in seria difficoltà nei sondaggi per la cattiva gestione dell’epidemia e degli scontri razziali. La tornata elettorale di novembre si inserisce in una progressiva perdita della laedership mondiale da parte degli USA, in cui le retoriche anti Cina e la guerra commerciale si faranno più aspre. “Un successo dello sfidante Joe Biden, in particolare con una vittoria democratica al Senato, potrebbe significare più regolamentazione e un aumento delle tasse con pericoli per gli utili aziendali”, sottolinea Häusler.

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Fonte: Vontobel

Elevato interesse per il credito corporate dei paesi sviluppati

In questo panorama di 'bassi tassi d’interesse per sempre' secondo il team del credito di Vontobel si aprono dei nuovi spazi per il credito corporate. "Al momento i global corporate bonds hanno delle valutazioni molto interessanti, migliori di quanto previsto”, spiega Mondher Bettaieb, head of Corporate Bonds. “Durante la crisi i titoli dei giornali erano spaventosi e profilavano l’avvento di una valanga di fallimenti aziendali, ma la situazione è meno grave di quanto previsto, anche grazie all’azione delle Banche centrali che hanno ridato fiducia ai mercati”, evidenzia l’esperto. “I corporate bonds di qualità dei Paesi sviluppati sono diventati i nuovi ‘Safest Risky Assets’, è una situazione inedita con cui gli investitori devono prendere confidenza”, dichiara Bettaieb. Il team di analisi del credito di Vontobel ha realizzato degli stress test per valutare la tenuta di diversi emittenti dopo il Covid-19, tra cui compagnie aeree e banche. “Abbiamo sottratto 3 mesi di cash flow dai bilanci delle società che corrispondono in media alla durata dei blocchi dell'economia per contenere il virus. Ciò che abbiamo visto è che la situazione era meno peggiore del previsto”, conclude Bettaieb.  

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Fonte: Vontobel

Il comportamento del Multi Asset Solution

“Ci troviamo in un ambiente molto complesso: in sole 4 settimane abbiamo attraversato uno dei peggiori bear market della storia, seguito da un rally senza precedenti per quanto riguarda l’azionario”, afferma Gianluca Ungari, head of Portfolio Management Italy. Per quanto riguarda il fondo Multi Asset Solution “abbiamo dovuto agire sull'interazione degli asset in portafoglio, perché durante la crisi siamo entrati in quella che a tutti gli effetti è stata una ‘liquidation phase’, che ha reso illiquide praticamente tutte le asset class, comprese le valute, un comportamento che nelle altre crisi di mercato non si è verificato”, sottolinea Ungari. Nell’ambiente che si delinea per i prossimi mesi, secondo il gestore la costruzione del portafoglio presenta limitati spazi di diversificazione, fattore che rende alto l’interese per il credito aziendale IG. “Quello che ci ha insegnato questa crisi è che la liquidabilità degli asset è fondamentale. In quest’ottica i corporate bond di qualità dei Paesi sviluppati possono detenere una funzione simile a quella svolta sino ad ora dai governativi, diventando in ottica di diversificazione una parte fondamentale del portafoglio del Multi Asset Solution", conclude Ungari.