L’analisi di Mario Montagnani, Senior Investment strategist di Vontobel e Gianni Piazzoli, CIO Wealth Management Italy di Vontobel, che si sono confrontati con la stampa finanziaria in occasione di un evento Milano.
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La lotta ingaggiata dalle principali banche centrali per combattere l'inflazione ha il suo prezzo. Uno tra questi è rappresentato dalla recessione prevista per la fine di quest'anno. A dirlo sono Mario Montagnani, Senior Investment strategist di Vontobel e Gianni Piazzoli, CIO Wealth Management Italy di Vontobel, che si sono recentemente confrontati a Milano con la stampa finanziaria.
Come è possibile notare dal grafico qui sotto, la crescita a livello globale rimane ancora piuttosto debole, "lo confermano alcuni indicatori tra cui i PMI globali e il nostro indicatore di attività economica", spiegano gli esperti.
Ciò detto, i mercati finanziari continuano a prezzare uno scenario poco problematico, "prevedono almeno quattro tagli di tassi da parte della Fed a partire dal 2024 e, allo stesso tempo, gli analisti azionari non vedono alcuna recessione nel 2024", commentano.
Entrambi gli esperti di Vontobel sono d'accordo sul fatto che questo non sia un ciclo economico tradizionale. Questo vuol dire che pur paragonandolo ad altri fasi simili nella storia recente non si troveranno molti punti in comune a causa di una serie di elementi che hanno stimolato l’economia in un periodo di innalzamento dei tassi, come ad esempio gli stimoli governativi (si vedano gli Stati Uniti con l'inflation reduction act del presidente Biden).
Il messaggio che viene più volte ribadito tanto da Montagnani quanto da Piazzoli è che "per Natale avremo una recessione soft negli Stati Uniti che poi avrà delle ripercussioni mondiali, inoltre è bene ricordare che la Germania si trova giù in fase recessiva mentre la zona euro non ancora ma sono i dati che vengono diramati con uno scarto temporale".
Come orientarsi?
La domanda che si pongono addetti ai lavori e investitori rimane dunque come orientarsi sulle varie asset class per i prossimi mesi. Secondo gli esperti di Vontobel, l’azionario difficilmente rimarrà immune a una recessione e per questo si dicono neutrali continuando a prediligere (così come per le obbligazioni) titoli di qualità.
"Rimaniamo positivi sul mercato americano che si trova in anticipo rispetto a quello europeo il quale si trova ancora a contrastare l’inflazione", concludono.