La società ha visto in questi anni una rapida crescita dei patrimoni in gestione, grazie alla raccolta di capitali attraverso canali diretti ed indiretti, ed una rete di accordi di collocamento con soggetti da cui è indipendente.
Durante il mese di agosto, il patrimonio gestito da AcomeA SGR ha superato la quota di 1 miliardo di euro, ha fatto sapere la società in un comunicato, tra fondi comuni di investimento (916 milioni di euro) e gestioni patrimoniali (98 milioni).
"Questa è una conquista non solo per noi, ma per un’idea nuova e coraggiosa di gestione del risparmio", spiega Giovanni Brambilla, amministratore delegato di AcomeA SGR. E aggiunge "L’obiettivo di AcomeA è infatti quello di avvicinare la finanza ai risparmiatori, abbattendo le barriere che caratterizzano il settore. Il traguardo raggiunto, frutto della fiducia di un numero sempre crescente di risparmiatori, premia il nostro impegno a proporre prodotti semplici e accessibili e a offrire una gestione trasparente e allineata con gli interessi dei nostri clienti.
Un ringraziamento particolare va ai nostri collocatori, che continuano a credere nella nostra proposta e condividono i valori di lealtà e trasparenza nei confronti dei risparmiatori".
AcomeA SGR ha visto in questi anni una rapida crescita dei patrimoni in gestione, grazie alla raccolta di capitali attraverso canali diretti ed indiretti, intercettando le diverse esigenze della platea dei risparmiatori. La società si affida a una rete di accordi di collocamento con soggetti da cui è indipendente. Contemporaneamente, un numero sempre maggiore di clienti fa ricorso alla possibilità di acquistare i nostri fondi direttamente online o attraverso la App Gimme5, che permette di investire a partire da soli 5 euro. "Il nostro fine", conclude Giovanni Brambilla, "è continuare ad innovare semplificando, per riportare la finanza ad essere uno strumento nelle mani degli investitori. Il miliardo di patrimonio gestito rappresenta una tappa importante che è ulteriore stimolo a procedere lungo questa direzione".
