L'Europa non soltanto è leader negli investimenti socialmente responsabili in termini di masse gestite. Ma lo è anche in termini di flussi e di numero di fondi commercializzati.
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Non c'è dubbio che investire con criteri ambientali, sociali e di corporate governance (ESG) stia guadagnando interesse a livello globale. C'è però da sottolineare come questa tendenza non stia crescendo allo stesso ritmo in tuti i Paesi anche perché non tutte le regioni partono dallo stesso punto.
Guardando ai dati Morningstar a fine marzo 2022, si può notare che dei quasi 2,8 mila miliardi di dollari investiti a livello globale in fondi sostenibili, praticamente 2,3 avevano casa in Europa. Vale a dire l'82% del volume totale. Gli Stati Uniti rappresentano il 12%, mentre il restante 6% è diviso tra Asia-Pacifico (3%), Oceania (1%), Giappone (1%) e Canada (1%).
Tuttavia, l'Europa non è solo leader negli investimenti socialmente responsabili quando si tratta di masse in gestione. Ma anche sotto al piano dei flussi e nel numero di fondi scambiati.
In termini di flussi, nel primo trimestre dell'anno i fondi europei con approccio ESG hanno raccolto 78 miliardi di dollari. Ciò rappresenta l'81% dei flussi netti a livello globale. Gli Stati Uniti arrivavano a mala pena a 11 miliardi, l'11% del totale. Nel resto delle regioni invece, la crescita degli asset nel primo trimestre è stata molto timida.
Per numero di prodotti, l'Europa è la regione con il maggior numero di fondi ESG registrati. A fine marzo quasi 5.000, ossia il 77% del totale. Gli Stati Uniti invece si fermano a quota 555 (9%), mentre in Asia-Pacifico, Oceania, Giappone e Canada il numero di strategie commercializzate rimane molto basso.