Aletti Gestielle, arriva una nuova strategia smart beta

142300510_0222b1589b_z
foto: autor Esti Alvarez, Flickr, creative commons

Dal 1 settembre, e fino al 31 ottobre, arriva un nuovo fondo in collocamento firmato da Aletti Gestielle SGR. Si tratta del Gestielle Cedola Multimanager Smart Beta, un fondo di fondi flessibile, multimanager, a distribuzione di proventi, con finestra di collocamento e orizzonte temporale di 5 anni. L’obiettivo del fondo è un graduale accrescimento del capitale investito, utilizzando strumenti finanziari che puntano al contenimento della volatilità dei mercati azionari internazionali, ma anche il poter riconoscere ai partecipanti un potenziale cedola annuale, a partire dal novembre 2017.

Il fondo, che adotta una politica di gestione flessibile ha una connotazione direzionale ben definita, composta per il 40% da ETF smart beta. Il restante 60% del portafoglio invece sarà composto da fondi di case terze con strategia absolute return o fondi obbligazionari. “Abbiamo lavorato per identificare nuovi trend di mercato e andare incontro alle esigenze dei risparmiatori”, spiega Gianluca Grugni, direttore investimenti multimanager. “In un contesto come questo, fatto di tassi bassi e una componente azionaria ancora volatile, è opportuno trovare nuovi driver di performance che possano contribuire a diversificare i portafogli degli investitori che hanno pesato sugli asset class tradizionali”.

Il processo di selezione per Aletti Gestielle poi è determinante, “soprattutto quando si parla di fondi di fondi”, continua l’esperto. “Il nostro team di analisti valuta ogni voce di carattere strutturale ad esempio analizzando le controparti con le quali opera il fondo, i processo di calcolo del Nav e i processi operativi. Per quanto riguarda gli investimenti si analizza il team di gestione, le strategie, la trasparenza e il risk management. A ogni voce viene attributo un rating fino ad ottenere un rating complessivo del fondo che può o meno passare nella lista di investimento dei fondi che compongono il portafoglio”.

Anche la volatilità merita un occhio di riguardo. Il fondo infatti, nella sua componente smart beta, “utilizza un fattore minimum volatility ovvero ETF che vanno a replicare indici azionari ma con volatilità ridotta di circa il 25/30% rispetto ad un indice azionario tradizionale”, spiega nello specifico Grugni. Per quanto riguarda la seconda componente del portafoglio al momento si privilegiano le strategie absolute return che contribuiscono a stabilizzare la performance del fondo.