Algebris lancia una strategia studiata per un mondo di tassi negativi

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I mercati del credito sono a un punto di svolta storico. Il debito privato è cresciuto quattro volte più del PIL dagli anni sessanta e politiche monetarie espansive hanno aiutato a renderlo sostenibile. Tuttavia, l’espansione monetaria si sta rivelando sempre più inefficace e comporta una serie di effetti collaterali, incluse bolle speculative, distorsioni nell’allocazione delle risorse e disuguaglianza crescente. Ne risulta un mondo di tassi negativi, liquidità ridotta e volatilità amplificata. Per contrastare questa volatilità, diversificazione e flessibilità diventano di importanza cruciale. Al tempo stesso, in questo contesto di QE-infinity agli investitori restano poche opzioni per generare rendimenti.

In queste condizioni di mercato e per aiutare gli investitori a ottenere rendimenti superiori corretti per il rischio,  Algebris Investments lancia un fondo di credito macro, gestito da Alberto Gallo, responsabile per le Strategie Macro e partner della società. L’Algebris Macro Credit Fund adotterà un approccio agli investimenti unico nei mercati obbligazionari e del credito, combinando ricerca macro top-down, analisi di bilancio bottom-up e gestione del rischio quantitativa. Il team d’investimento include Aditya Aney e Tao Pan in qualità di analisti macro. Il fondo investirà in debito governativo, societario e bancario, cogliendo quelle che il gestore considera essere le opportunità migliori a livello globale. Impiegherà una serie di strategie direzionali e di valore relativo (alpha) e mira a un rendimento annualizzato del 6-7%, con una volatilità del 5%.

“L’industria del risparmio gestito non è preparata a un contesto prolungato di tassi bassi. La stragrande maggioranza degli attivi è investita in strategie a benchmark, che offrono rendimenti sempre più bassi rispetto alle commissioni di gestione. Gli investitori reagiscono tipicamente acquistando prodotti più rischiosi, come fondi di titoli societari High Yield. Ma questo significa anche addossarsi rischi di concentrazione e scarsa diversificazione”, spiega Alberto. “Noi puntiamo a offrire una soluzione migliore”.