Amundi annuncia il completamento dell'integrazione di Pioneer Investments con la fusione dei suoi tre veicoli lussemburghesi: Amundi Funds, Amundi Funds II e Amundi Sicav II. Dopo la riduzione della forza lavoro, le migrazioni IT e le fusioni legali delle entità, questa è l'ultima fase dell'integrazione di Pioneer, il cui closing è stato annunciato il 3 luglio 2017.
L'obiettivo principale di questa razionalizzazione è di semplificare l'offerta di fondi lussemburghesi sia per i clienti retail che per quelli istituzionali, mantenendo solo i fondi più performanti di tali Sicav. La selezione terrà conto non solo delle prestazioni, delle dimensioni e delle caratteristiche del fondo, ma anche delle esigenze del cliente e della domanda potenziale. A fine giugno, questa razionalizzazione darà vita ad un'unica Sicav lussemburghese ombrello, Amundi Funds, con circa 90 comparti - rispetto a oltre 150 inizialmente con le tre Sicav - e il cui patrimonio totale in gestione raggiungerà quasi 90 miliardi di euro.
Questo fiore all'occhiello offrirà la gamma completa delle competenze del gruppo al fine di soddisfare tutte le esigenze degli investitori. Più della metà dei suoi comparti avrà un patrimonio in gestione di oltre 500 milioni di euro e un terzo dei prodotti un patrimonio superiore al miliardo di euro. L'84% dovrebbe avere anche un rating Morningstar di almeno 3 stelle.
"Questa fusione delle SICAV lussemburghesi di Amundi e Pioneer completa l'integrazione di Pioneer Investments in tempi record e fornirà ai nostri clienti una gamma completa di fondi che riuniscono il meglio dell'esperienza del gruppo, che si è rafforzato con l'acquisizione di Pioneer", spiega Fathi Jerfel, Head of Retail Clients Division di Amundi.