La proposta del gruppo sarebbe interessante perché molto superiore alle stime iniziali che indicavano per Pioneer un valore di non più di 3 miliardi di euro.
Come anticipato da FundsPeole, Amundi marca stretto Pioneer, il braccio del risparmio gestito di UniCredit in vendita nell’ambito della sua ristrutturazione strategica. La società appartenente al gruppo Crédit Agricole, secondo indiscrezioni, avrebbe messo sul piatto un’offerta di 4 miliardi di euro circa per acquisire Pioneer Investments. Sembra, inoltre, che uno dei contendenti, nella fattispecie Poste Italiane, che lavora in cordata con Cdp e Anima Holding, stia cercando un partner finanziario per rendere la propria proposta migliorativa.
La proposta di Amundi sarebbe molto interessante perché decisamente superiore alle stime iniziali che indicavano per Pioneer un valore di non più di 3 miliardi di euro. Il giorno atteso, a questo punto, è il 3 novembre, giorno in cui sono attese le offerte vincolanti. È bene precisare inoltre che, accanto a Amundi e Poste, in data room sarebbero state ammesse anche Macquarie e Aberdeen AM. Sarebbero invece fuori, a quanto pare, Generali e Axa. Entrambe inizialmente indicate nella shortlist.
Il 13 dicembre UniCredit presenterà a Londra gli esiti della strategic review. La banca sta valutando azioni di capital management fino a 15-16 miliardi con l’obiettivo di contenere l’aumento di capitale fino a 5-6 miliardi grazie alle cessioni. L’ad di UniCredit Jean Pierre Mustier, del resto, appena insediatosi lo scorso luglio, aveva annunciato azioni per “migliorare la redditività, garantire evoluzione delle attività di business e mantenere flessibilità”, con particolare “attenzione ad una aggiuntiva riduzione dei costi e al miglioramento della disciplina nella gestione del rischio”. Tanto da aver già ceduto il 10% di Fineco e aver annunciato una “profonda revisione della strategia del gruppo”. Accanto a Pioneer, infatti, c’è anche aperto il dossier FinecoBank.