Amundi SGR: le cinque ragioni per investire in obbligazioni convertibili

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Conner McCall, Flickr, Creative Commons

In mercati caratterizzati da bassi rendimenti come quelli attuali, cercare maggiori opportunità implica accettare maggiori rischi. Secondo uno studio elaborato da Pierre Luc Charron, head of Convertible Bonds di Amundi SGR, nonché gestore del fondo con rating Blockbuster Funds People Amundi Funds Convertible Global, Stephan Eckhardt e Sabine Duchesne, entrambi investment specialist della società, la ricerca di rendimento, coniugata alla preservazione del patrimonio, risulta un’equazione sfidante per gli investitori.

In generale, lo scenario macro dell’asset manager francese sui mercati è tuttavia positivo, ed assume una lieve reflazione con una crescita globale pari al 3%. C’è però l’altra faccia della medaglia. È importante infatti considerare le potenziali minacce che potrebbero intaccare tale crescita, come rischi geopolitici, dati macroeconomici, piuttosto che le azioni delle Banche centrali. Dalla ricerca emerge quindi che, alla luce di queste sfide, la diversificazione rimane quindi al centro del gioco. Inoltre, secondo il team, gli investitori hanno migliorato il rischio-rendimento dei propri portafogli muovendosi per certi versi fuori da asset class più tradizionali, con profili di rischio-rendimento lineari, verso categorie che offrono profili decisamente più asimmetrici.

La più ‘vecchia’ asset class, che offre un’esposizione ai mercati azionari con un profilo rischio-rendimento asimmetrico, è costituita dalle obbligazioni convertibili, e risale alla metà del 19º secolo. Mentre l’opzione di conversione offre un’esposizione azionaria, la componente obbligazionaria fornisce resilienza nelle fasi di downside quando i mercati azionari scendono (effetto paracadute). Pertanto, nel lungo periodo, le obbligazioni convertibili generano rendimenti comparabili alle azioni ma con una volatilità dimezzata”, spiegano dal team.

Attualmente la gamma di emittenti va dalle piccole e medie imprese fino alle grandi aziende internazionali, coprendo l’intero spettro del merito creditizio. “Il mercato è caratterizzato da una diversificazione globale (regionale, in termini di settore e posizione nel ciclo economico…), dove un terzo delle società componenti l’Euro Stoxx 50, in questo momento, ha in circolazione proprie obbligazioni convertibili”, affermano Luc Charron, Eckhardt e Duchesne.

Cinque ragioni

Gli esperti spiegano in seguito le cinque ragioni tali per cui, nell’attuale contesto economico, bisognerebbe investire in obbligazioni convertibili:

1 - Miglioramento del profilo rischio rendimento di un portafoglio diversificato: inserire obbligazioni convertibili in un portafoglio azionario riduce il rischio generale senza avere significativi impatti sulle performance (e addirittura le ha migliorate nel periodo dal 28/02/1999 al 28/02/2017). Inserirle in un portafoglio obbligazionario, invece, migliora i rendimenti con un incremento di volatilità contenuto. Infine, in un portafoglio bilanciato 50% equity e 50% bond, sostituendo tali quote con il 100% di obbligazioni convertibili migliora lo Sharpe ratio.

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2 - Forte convessità: Nel lungo termine, le performance delle obbligazioni convertibili sono simili a quelle azionarie con approssimativamente metà della volatilità. Ciò è dato dalla convessità naturale del prodotto: esposizione upside ai mercati azionari e relativa protezione downside data dalla componente obbligazionaria.

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La sensitività azionaria (delta) è estremamente reattiva ai movimenti del mercato azionario. Aumenta nei mercati ‘bullish’ (come spingere sull’acceleratore) e diminuisce nei periodi di discesa dei mercati azionari (agendo come un freno).

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3 - Importante attività di emissione: il dinamismo del mercato primario europeo, sostenuto da emittenti ‘blue chip’ assicura il ‘ricambio’ dell’universo di investimento e contribuisce alla sua convessità complessiva.

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4 - Miglioramento del merito creditizio: il crescente numero di emittenti investment grade rafforza la qualità della componente obbligazionaria e di conseguenza la resilienza dell’universo di investimento in un contesto di stress di mercato.

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5 - Bassa duration: le obbligazioni convertibili hanno di natura una bassa duration modificata e possono inoltre essere utilizzate come asset di diversificazione rispetto ai bond tradizionali. In più, è anche possibile ridurre la sensibilità in modo da coprire il portafoglio in vista degli attesi rialzi dei tassi di interesse.

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