“L’industria dei fondi viene da due anni estremamente interessanti dovuti all’abbassamento dei tassi d’interesse e alla ricerca di alternative ai tradizionali titoli di Stato: le alternative vanno ricercate con un’attenta ed efficace diversificazione che fondi e gestori attivi possono offrire", ha commentato Andrea Orsi, deputy head of Italy di M&G Investments Italia, incontrato a Genova durante l'EFPA Meeting. "Da qui l'esigenza di puntare tutto sulla nostra strategia obbligazionaria flessibile M&G Optimal Income, e sui comparti multi asset M&G Income Allocation, gestito da Steven Andrew, nonché M&G Dynamic Allocation gestito da Juan Nevado.
Durante il roadshow che parte oggi e che farà tappa in sette città, verrà presentato il nuovo comparto M&G Prudent Allocation "che consideriamo particolarmente indicato per il profilo più cauto dell’investitore italiano", aggiunge Orsi. E continua, "questo fondo è stato pensato per colmare un profilo di rischio che nella gamma M&G risultava essere non opportunamente presidiato, ovvero il profilo di rischio prudente. Quello che abbiamo fatto è stato prendere una strategia multiasset di grande successo come quella del M&G Dynamic Allocation e depotenziarla, cioè ponendo dei limiti in termini di esposizione massima azionaria al 35% (il Dymanic è al 60%) e anche un’esposizione massima in termini di volatilità, non più un range del 5-12%, bensì del 3-7%.
Draghi ha detto che dobbiamo abituarci a convivere con la volatilità del mercato obbligazionario. È sufficente solo la flessibilità o quale potrebbe essere un’alternativa? "L’alternativa è prendere coscienza che i rendimenti offerti in passato da investimenti tradizionali quali titoli governativi dell’area euro non sono più realizzabili", spiega Orsi. "Oggi abbiamo tassi di rendimento addirittura negativi , aggiustati per i tassi d’inflazione e questo deve necessariamente portare l’investitore ad avere un focus maggiore sul concetto di rischio delle diverse asset class. Riteniamo che tra bond ed equity, la classe che presenta il miglior rendimento aggiustato per il rischio è la parte azionaria. Ma è impensabile però poter andare dal cliente abituato a investire in obbligazioni a dirgli di trasferire i propri asset dalla parte bond completamnte sulla parte equity. Ecco perchè per noi l’approccio multi asset può essere il veicolo con cui orientare questo tipo di scelta da parte degli investitori e gestire in maniera più efficiente i temi della volatilità", conclude.