La società milanese, che già deteneva lo 0,9% dell’istituto senese, ha annunciato l’acquisto di azioni ordinarie di BMPS per circa 219 milioni di euro. L’operazione rientra nell’ambito dell’ABB avviata dal MEF per la dismissione di parte della partecipazione detenuta nella banca.
Con una mossa inattesa, Anima Holding Spa è salita al 4% di Banca Monte dei Paschi di Siena. Lo comunica la stessa società milanese in una nota diffusa nella serata del 13 novembre. Anima ha acquistato “azioni ordinarie di Banca Monte dei Paschi di Siena in quantitativo corrispondente al 3,0% del capitale sociale della stessa Banca, nell’ambito della procedura accelerata di ordini riservata a investitori qualificati e investitori istituzionali esteri (Accelerated Book Building – ABB) avviata dal ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) con l’obiettivo di dismettere parte della propria partecipazione detenuta nel capitale sociale della Banca".
Il corrispettivo complessivo per l’acquisto delle azioni BMPS è pari a circa 219 milioni di euro e il regolamento dell’ABB avverrà il 15 novembre 2024.
Una partnership pluriennale
La partnership strategica tra Anima e l’istituto senese risale al 2010 (Anima deteneva lo 0,9% del capitale sociale), il contratto commerciale scade nel 2030 ed è finalizzato allo sviluppo delle attività di risparmio gestito della banca. “Da sempre Anima ha come priorità il rafforzamento delle relazioni strategiche al centro del suo modello multipartnership”, afferma Alessandro Melzi d’Eril, amministratore delegato del Gruppo Anima. “Quella con Banca Monte dei Paschi, in particolare, è fonte di grande soddisfazione per i traguardi raggiunti insieme ai colleghi della rete MPS in questi quindici anni, e di entusiasmo per le prospettive di crescita futura”. Melzi d’Eril ricorda poi il “supporto” della società milanese già in occasione dell’aumento capitale del 2022 (di 2,5 miliardi richiesto dalla BCE, ndr.) “non poteva esserci occasione migliore di questo collocamento azionario per esprimere il nostro apprezzamento per la Banca e ampliare gli orizzonti di una proficua collaborazione”.
Risiko bancario
La decisione di Anima arriva in un momento di cambi strategici nel settore del risparmio gestito. La società, infatti, da meno di una settimana è oggetto di un’OPA totalitaria lanciata da Banco BPM Vita e finalizzata al delisting. La scelta di acquisire il 3% del capitale di BMPS arriva, come detto, nel giorno in cui il MEF ha avviato “una procedura accelerata di raccolta ordini (ABB)" per la cessione di circa il 7% del capitale sociale. Tuttavia, a fronte della domanda raccolta, oltre il doppio dell'ammontare iniziale, e alla presenza di un premio del 5% rispetto al prezzo di chiusura del mercato, il governo ha deciso di incrementare l'offerta al 15% (per un corrispettivo pari a 1,1 miliardi), passando dal 26,7% all'11,7% del capitale di BMPS.
Anche Banco BPM, a sua volta, comunica di essere salito al 5% dell’istituto senese e in una nota l’istituto sottolinea che “l'acquisizione della partecipazione in MPS da parte di Banco BPM si inserisce nel contesto più ampio dell'offerta pubblica di acquisto volontaria sulla totalità delle azioni di Anima Holding annunciata da Banco BPM lo scorso 6 novembre ed è coerente con la strategia del gruppo di rafforzamento delle proprie fabbriche prodotto". Banca MPS, continua la nota, “è il primo distributore di prodotti del gruppo Anima, dopo Banco Bpm, e rappresenta un partner strategico per la crescita futura di Anima e delle sue controllate".