Secondo la SGR con MiFID II le reti potrebbero tendere a concentrare le fabbriche prodotto fornitrici rischiando di lasciar fuori gestori di nicchia che possono dare qualità all'offerta ed una vera diversificazione.
La razionalizzazione delle case di gestione. Secondo Anthilia Capital Partners SGR questo sarà uno degli effetti indotti da MiFID II. Inoltre con la nuova direttiva "le reti potrebbero tendere a concentrare le fabbriche prodotto 'fornitrici', l'elevata numerosità di fondi è una sfida nel quadro dei requisiti imposti dal regolatore". Ma la società avverte che "concentrare gli accordi di collocamento tuttavia rischia di lasciar fuori gestori di nicchia che possono dare qualità all'offerta ed una vera diversificazione", difficile da ottenere nei fondi di dimensioni molto elevate. "Siamo una SGR indipendente, questo è il nostro mercato. Abbiamo un ristretto numero di consulenti finanziari, molto selezionati, orientati esclusivamente a clientela istituzionale". La SGR collabora con alcune boutique di private banking in modo sistematico offrendo specializzazione e copertura su strategie che ben completano la rispettiva gamma di offerta. È interlocutore diretto di enti previdenziali, assicurazioni, banche, fondi di fondi.
"Ci auguriamo che la razionalizzazione delle case di gestione indotta da MiFID II non vada a discapito della diversificazione d'offerta. Le logiche distributive non sempre si conciliano con la diversificazione necessaria di strategie/gestori ed asset class. Sicuramente il numero e la natura degli operatori subiranno delle modifiche nel tempo". Anthilia non crede che MIFID II possa costituire di per sè un driver di nuova produzione, "piuttosto stimolerà un'attenta scelta nel pricing e nella value proposition dei fondi da parte delle varie SGR. La trasparenza facilita il confronto di prodotti e servizi e la qualità percepita dovrà sempre tenere un passo 'più lungo' dei costi".
Programmi per il 2018
Con circa 900 milioni di euro di patrimonio in gestione è una SGR da sempre focalizzata su prodotti flessibili a rendimento assoluto. Proteggere il capitale e cogliere le opportunità di mercato sono i due elementi distintivi del loro modo di gestire. "Investiamo solo dove abbiamo competenza specifica, lavoriamo per massimizzare il rendimento per unità di rischio, unico approccio in grado di offrire una crescita sostenibile nel tempo". Nel 2018 la società si concentrerà molto sui fondi alternativi: private debt e private equity dedicati a clientela istituzionale. "Sui fondi aperti ci concentreremo nello sviluppo del segmento subordinati finanziari, nei prodotti azionari dedicati alle small cap italiane (PIR) ed in prodotti di puro ritorno assoluto (multiasset flessibili)".
Nella foto da sx: Daniele Colantonio (responsabile marketing & sviluppo prodotti), Massimiliano Orioli (gestore dei fondi Anthilia Grey e Anthilia Orange), Giuseppe Sersale, (responsabile gestioni patrimoniali), Giovanni Landi (vice presidente), Andrea Cuturi (chief investment officer), Paolo Rizzo (gestore del fondo Anthilia Red),Markus Ratzinger (gestore dei fondi Anthilia White e Anthilia Yellow), Marco Capolino (consigliere delegato).