Il peso degli ESG nella selezione di un fondo e quello ancora più dettagliato dell’impatto si confrontano con analisi qualitative che non seguono un approccio univoco. La “discrezionalità” insita nell’esame dei prodotti sostenibili è una caratteristica determinante, e questo comporta che diverse società si interfaccino con case prodotto e asset manager seguendo approcci differenti. Da un lato assume un peso rilevante la presenza di rating elevati, dall’altro può determinare la scelta la cosiddetta “ESG Identity” di una società. A questo si somma la possibilità che prodotti o soluzioni che per certi versi possono essere considerati sostenibili, presentino dei risvolti che lo sono meno. L’esistenza di differenti approcci ai fondi sostenibili e, al contempo, delle caratteristiche intrinseche dei prodotti ESG (e dei nomi che li compongono) sono stati esaminati da tre professionisti della selezione che si sono confrontati con un asset manager esperto di ESG nell’ottava tavola rotonda di FundsPeople Talks ESG, che ha avuto luogo a Milano lo scorso 21 marzo.
Assenza di uno standard ed esistenza di approcci differenti non frenano la selezione ESG

FundsPeople Talks ESG, foto Enrico Frascati per FundsPeople
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