Assogestioni: "L'industria si avvia verso una nuova fase di sviluppo"

15361085870_fce555257b_z
foto flickr: bric101, creative commons

"Lasciata alle spalle la fase caratterizzata dalla crisi finanziaria, negli ultimi anni abbiamo assistito a un riavvicinamento dei risparmiatori ai prodotti offerti dall'industria del risparmio gestito, con risultati evidenti sia in termini di raccolta (+134 miliardi di euro nel 2014 e +126 miliardi di € YTD nel 2015) sia di masse in gestione (il patrimonio gestito ad ottobre ammonta a 1.816 miliardi di euro)". Assogestioni fa un bilancio di come e quali cambi stia attraversando il settore, proprio in un contesto economico caratterizzato dalla fine del ciclo di crescita del mercato immobiliare e dai tassi di interesse bassi oltreché nella capacità degli attori del settore di interpretare correttamente le esigenze dei risparmiatori.

"Forti di questi risultati l'industria si avvia verso una nuova fase di sviluppo in cui dovrà continuare a garantire un'offerta ampia e diversificata e affrontare il tema complesso del sostegno alle imprese e agli investimenti infrastrutturali affiancandosi al credito bancario. Su questo fronte è lo stesso regolatore europeo a suggerire la via di un nuovo modello di finanziamento dello sviluppo economico tramite i fondi. In particolare, la spinta dall’Europa per la nascita degli Eltif è un esempio di come le direttive nate a Bruxelles possano favorire uno sviluppo positivo per l’industria. Inoltre, anche grazie al regolatore oggi l’industria del risparmio gestito supera i confini domestici".

Quali novità?

"Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento dei player esteri operativi in Italia, incremento che ha portato con sé due importanti conseguenze", dicono da Assogestioni. "Da un lato, il settore ha avviato un processo di innovazione di prodotto che ha dato origine, ad esempio, alla nascita dei fondi a scadenza. Prodotti che, oltre ai vantaggi offerti dalla diversificazione insita nei fondi comuni, riproducono il comportamento tipico di un’obbligazione andando a soddisfare le preferenze della clientela finale italiana. Dall'altro, l'aumento di SGR e i prodotti disponibili sul mercato ha reso centrale il ruolo dell'advisor che deve aiutare i risparmiatori ad orientarsi nella selezione del fondo più adatto alle loro esigenze. Questo ha determinato uno sviluppo tra i player del gestito di modelli di business basati sempre più sulla logica del servizio e della partnership con i distributori".