Azimut: con la fintech dedicata all’economia reale nuovo impulso alla Banca Sintetica

Adeolu Eletu, Unsplash

Al via l’operatività di Azimut Direct SpA, la fintech di Azimut attiva nel campo della mediazione creditizia e del securities-based crowdfunding riservato agli investitori qualificati. La newco è il risultato del perfezionamento dell’operazione annunciata lo scorso 8 febbraio tra Azimut ed Epic. Azimut Direct SpA, di cui il Gruppo detiene il 50,1% ed Epic il 49,9%, capitalizza l’esperienza di Epic come prima piattaforma fintech (è nata nel 2014) per creare un ponte tra PMI e investitori professionali

ACCELERA IL PROGETTO DI BANCA SINTETICA

Tramite Azimut Direct, il Gruppo Azimut accelera il progetto Banca Sintetica, con l’obiettivo strategico di creare un ampio ecosistema a supporto dell’economia italiana che permetta a fondi e altri investitori professionali del risparmio di conoscere, selezionare e finanziare le PMI più meritevoli. “L’avvio di Azimut Direct rappresenta un ulteriore passo in avanti nella strategia perseguita dal Gruppo per far incontrare risparmio privato e imprese che ci permette di rafforzare il nostro progetto di Banca Sintetica con cui finanziamo le imprese attraverso un modello basato su innovazione tecnologica e sulla crescita costante delle piattaforme fintech”, ha commentato Giorgio Medda, Co-CEO e Global Head of Asset Management di Azimut. “In questo modo – continua il manager – coniughiamo i capitali pazienti dei nostri clienti con la domanda di finanziamento delle imprese secondo obiettivi di rendimento di lungo periodo”.

CROVETTO (CEO AZIMUT DIRECT): “UN MODELLO UNICO PER L’ITALIA”

Azimut attraverso il progetto di Banca Sintetica, quale alternativa ai tradizionali canali di finanziamento per le imprese, ha già erogato prestiti alle PMI italiane per oltre 450 milioni di euro con un obiettivo complessivo di 1,2 miliardi entro il 2025. “È un modello unico per l’Italia” sottolinea Andrea Crovetto, CEO di Azimut Direct, “dove combiniamo la forza di un grande asset manager con la specializzazione di una fintech”. La della Banca Sintetica risponde alla necessit di  trasferire alle PMI i benefici di accesso al mercato finanziario, questo può avvenire, secondo Crovetto, “attraverso un’azione congiunta di consulenza, strutturazione e collocamento di strumenti di debito ed equity”. Il Ceo si dice convinto del fatto che si tratti di un modello di servizio che tenderà ad affermarsi nel Paese e in Europa. “Solo in Italia – sottolinea – ci sono circa 5 mila miliardi di euro di risparmi privati, che potrebbero essere in parte investiti in maniera produttiva per la crescita del Paese tramite fondi specializzati, come quelli oggi promossi da Azimut. Con questi numeri e anche considerando solo una quota di fondi a lungo termine pari al 10% - conclude l’Ad –, disporremmo di risorse private pari al doppio del Recovery Fund della UE”.