La nuova banca fintech, di cui Paolo Martini sarà AD, sarà quotata entro 6-9 mesi. Ai consulenti finanziari della nuova realtà sarà assegnato ogni anno il 2% del capitale nei primi cinque anni (fino al 10%).
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Venti anni sul mercato e una riorganizzazione importante della struttura del Gruppo con l’ipotesi di uno “spin off di una parte della rete italiana di consulenti finanziari che confluirà in una nuova banca digitale con l’obiettivo di quotarla entro 6-9 mesi”. Azimut Holding, in occasione della riunione annuale che vede coinvolti circa 2 mila aderenti al patto di sindacato, “tratteggia le macro linee guida di un nuovo progetto per la creazione di una nuova fintech bank”. Il progetto (ancora in fase di studio e analisi) sarà sottoposto all’approvazione delle autorità competenti “una volta completato il disegno dell’operazione”. “La cessione al mercato di una parte della rete di CF in Italia tramite spin off in una Fintech Bank, consentirà agli azionisti di Azimut Holding di accrescere il valore delle proprie azioni grazie alla generazione di utili legati al margine di interesse ad oggi non ricompresi nel perimetro della società”, afferma Pietro Giuliani, presidente del Gruppo Azimut.
La nuova realtà sarà indipendente dal Gruppo Azimut, e potrà includere nell’azionariato anche partner bancari/finanziari. Le masse in gestione all’avvio saranno pari a 20 miliardi a cui fanno riferimento circa mille consulenti finanziari. “La nuova iniziativa sarà fortemente orientata alla crescita con l’obiettivo di raddoppiare in 5 anni, in condizioni di mercato normali, masse e utili e inserire 500 tra consulenti e private banker”, commenta Paolo Martini, amministratore delegato di Azimut Holding. “I consulenti finanziari del Gruppo che parteciperanno alla nuova iniziativa e quelli che ci raggiungeranno dal mercato avranno la possibilità di partecipare al capitale grazie all’assegnazione del 2% all’anno di azioni (10% in 5 anni)”. In questo modo, si legge in una nota, si andrà a “ricostruire il modello fondato sulla partnership e sulla partecipazione dei consulenti finanziari all'azionariato che ha caratterizzato Azimut nei suoi 34 anni di storia”.
Raddoppiare utili e masse in cinque anni
Con questo progetto il Gruppo intende ampliare la value proposition sia lato retail sia lato private. Inoltre “Azimut Holding avrà dalla nuova entità la garanzia per 20 anni dei ricavi prodotti dalle masse esistenti all’atto del conferimento e si avvarrà dei servizi bancari della nuova società”. L’obiettivo, come detto, è raddoppiare gli utili e le masse gestite/amministrate in cinque anni. In questo primo lustro la società prevede una raccolta di risparmio gestito, assicurativo, advisory e amministrata tra i 16 e i 19 miliardi di euro, la crescita della liquidità e dei conti correnti tra i 7,5 e i 10 miliardi. Entro il 2029, il piano prevede l'inserimento di 500 nuovi professionisti dal mercato, tra wealth manager, private banker e consulenti finanziari anche grazie alla possibilità di poter partecipare al capitale della società.
Azimut Marketplace e iniziative in Spagna e Italia
La nuova fintech bank avrà una partecipazione nel capitale di Azimut Marketplace, la piattaforma digitale di servizi alle PMI lanciata due anni fa e che oggi conta 11.500 clienti aziende. Inoltre, sono in fase di studio due nuove iniziative relative al lancio di una rete distributiva di consulenti finanziari in Spagna e una partnership con un importante family office in Italia focalizzato sulla clientela Ultra High Net Worth.
Azimut Holding rimane indipendente e quotata in borsa, con Timone Fiduciaria che mantiene il ruolo di azionista di riferimento. La Holding, che continuerà ad operare senza una licenza bancaria, proseguirà la sua strategia di crescita secondo l’attuale modello di business del Gruppo. Ciò include le attività di distribuzione in Italia (con circa 850 Consulenti Finanziari), l'intera piattaforma globale di asset management (mercati pubblici e privati), la partnership con UniCredit, tutto il perimetro internazionale e tutte le altre attività di Fintech e Corporate Investment Banking. Il gruppo, che presenterà nei prossimi mesi il nuovo piano strategico 2025-2029 "evolverà il suo modello di business tradizionale in una piattaforma di investment solutions di nuova generazione, centrata su competenze globali di asset management e servizi di consulenza finanziaria evoluta", si legge ancora nella nota.