Una nuova divisione di Azimut Libera Impresa SGR dedicata a immobiliare e infrastrutture, due partnership siglate e un nuovo fondo. Il Gruppo vuole raggiungere i 10 miliardi di masse in alternativi nei prossimi cinque anni.
Il Gruppo Azimut fa il suo ingresso nel settore immobiliare e infrastrutture con la creazione di una nuova divisione di Azimut Libera Impresa SGR. A guidarla sarà Andrea Cornetti che lascia la carica di general manager in Prelios SGR per assumere il ruolo di amministratore delegato con deleghe sul business real estate e infrastrutture in Azimut Libera Impresa SGR.
“Entriamo in un settore strategico per gli investimenti alternativi con una figura di primo piano”, ha detto Pietro Giuliani, presidente di Azimut Holding durante l’evento Azimut Libera Impresa Expo in corso in questi giorni alla Fiera di Milano Rho. “Le grandi competenze che Andrea ha maturato nel settore del real estate ci permettono di avviare da subito la nostra operatività negli investimenti immobiliari con un focus anche sulle infrastrutture sociali”, ha aggiunto Giuliani.
Due partnership e un fondo
Una seconda iniziativa dedicata al segmento degli alternative asset è il nuovo fondo ITALIA 500, realizzato in collaborazione con P101, dedicato all’investimento in start up e PMI innovative e che è al momento in fase autorizzativa da parte delle autorità competenti. Si tratta di un fondo comune di investimento alternativo chiuso non riservato con 40 milioni di euro di target di raccolta e un importo minimo di sottoscrizione di 5 mila euro. Le aziende target sono start up con un fatturato sino a 5 milioni di euro e PMI con sede prevalentemente in Italia, operanti su tecnologie, prodotti e/o servizi riferibili ai settori industriali e digitali, con un fatturato compreso tra i 5 e 50 milioni di euro. La durata del fondo è di 10 anni.
“ITALIA 500 sarà il primo fondo di venture capital con una soglia di accesso democratica e rappresenta un ulteriore passo per rendere accessibile agli investitori privati i rendimenti tipici degli investimenti alternativi, sino ad ora riservati agli investitori istituzionali e professionali,” ha commentato Giuliani.
La presenza di Azimut nel venture capital, inoltre, si è ampliata anche in un’ottica di B2B grazie a una partnership strategica con la piattaforma Gellify. Azimut ha partecipato in qualità di lead investor a un round di finanziamento di 15 milioni di euro nella società fondata da Fabio Nalucci che seleziona, investe e fa crescere start up innovative nel settore digitale e le connette con aziende consolidate in ottica di open innovation.
Azimut e Gellify, inoltre, esploreranno la creazione di un fondo comune di investimento alternativo di tipo chiuso riservato alla clientela professionale o HNWI, che avrà ad oggetto l’investimento nel capitale di rischio di start-up “B2B Software as a Service” operanti prevalentemente in quattro principali verticali del mondo ICT: Industria 4.0, Artificial Intelligence, Internet of Things, Blockchain e Cyber Security, anche mediante il co-investimento del fondo medesimo con Gellify.
Infine, viene comunicato l’avvio di un accordo con la fintech londinese Wiserfunding - fondata nel 2016 dal Prof. Edward Altman e da Gabriele Sabato – che sta rivoluzionando il mondo della valutazione del rischio creditizio per le piccole e medie imprese grazie a un algoritmo proprietario. “La partnership strategica con Wiserfunding ci permetterà da un lato di offrire il loro rating indipendente alle aziende italiane in esclusiva e dall’altro ci fornirà un vantaggio competitivo rispetto ai fondi alternativi sul credito, permettendoci di selezionare in modo ancora più attento le PMI da finanziare, attraverso una analisi più rapida e puntuale per individuare il rischio di credito”, ha concluso Giuliani.