Gianluca Maione, country head Italy di Ninety One, spiega l'approccio della strategia Global Franchise che punta a rintracciare le migliori opportunità nell'equity globale.
"Cresce l'ottimismo, nonostante tutto". La view di Ninety One sui mercati azionari globali, espressa dal country head Italy della società Gianluca Maione ha più luci che ombre. "I paesi si stanno muovendo sul percorso della ripartenza e riapertura, e il momentum positivo generato da queste mosse è stato sufficiente a compensare le preoccupazioni riguardanti, invece, l'escalation delle tensioni tra Cina e Stati Uniti sulla controversa legislazione sulla sicurezza da imporre a Hong Kong", afferma.
Settori e chiavi per il successo
Se la pandemia da Coronavirus è ormai vista come prossima alla fase di picco su scala globale e come ben contenuta da governi e istituti di politica monetaria attraverso consone risposte per velocità e entità, resta da condiderare il fatto che non tutti i settori sono uguali così come resta centrale la capacità di individuare quelle azinede che presentano specifiche caratteristiche in grado di migliorarne l'andamento prospettico.
"Anche nei migliori scenari di recupero prevediamo che questa crisi avrà molteplici impatti di secondo e terzo ordine su diversi settori, alcuni dei quali potrebbero non essere evidenti per qualche tempo; per non parlare delle implicazioni finanziarie e di investimento di rapidi flussi di capitale e movimenti estremi dei prezzi delle attività che abbiamo visto nelle ultime settimane", dichiara Maione.
Forti vantaggi competitivi, solide posizioni di mercato, bilanci sani, entrate sostenibili, scarsa sensibilità al ciclo economicoI cinque ingredienti della qualità e infine flussi di cassa resilienti sono i fattori ricercati all'interno della strategia Global Franchise dell'asset manager che, sottolinea il country head Italy di Ninety One, punta alla creazione di un portafoglio di società in grado di aumentare il proprio valore nel tempo grazie ad un alto tasso di qualità.
I cinque ingredienti della qualità
"Individuiamo queste aziende", entra nel dettaglio il manager, "sulla base di cinque fattori essenziali che le contraddistinguono:
1 - La continuità dei ricavi qualunque sia il contesto economico, derivante dall'offerta di prodotti e servizi di cui le persone hanno realmente bisogno, che a volte possono essere venduti tramite abbonamento o come acquisti ricorrenti;
2 - La tendenza ad operare in settori in crescita dove hanno vantaggi competitivi. Di conseguenza, non sono così vulnerabili quando l'economia rallenta;
3 - Poiché spesso hanno posizioni di mercato dominanti, le aziende di qualità possono avere un potere di determinazione dei prezzi che offre loro una protezione aggiuntiva in caso di recessione;
4 - Le aziende di qualità tendono ad avere bassi costi operativi, in particolare costi fissi bassi. Sono anche capital light, il che significa che non hanno bisogno di ingenti spese per il mantenimento di fabbriche o macchinari sofisticati per rimanere in attività;
5 - Un'altra caratteristica delle aziende di qualità sono i bilanci solidi. Oltre ad avere un indebitamento relativamente basso, in genere hanno livelli significativi di liquidità e un accesso rapido a liquidità e finanziamenti a buone condizioni, grazie ai loro solidi rating creditizi".
"Ovviamente, per seguire uno stile di investimento orientato alla qualità occorre mantenere una disciplina di valutazione, acquistando azioni di società di qualità a prezzi ragionevoli", specifica inoltre Maione. "I business di qualità che cerchiamo nei nostri portafogli", conclude, "si sono storicamente dimostrati resistenti in periodi di incertezza e hanno spesso guidato la ripresa dopo sell-off indiscriminati e date le sostanziali variazioni che abbiamo visto nei corsi azionari, probabilmente ci attendono opportunità significative".