Azionario svizzero, un 2017 consistente

Thisisbossi, Flickr, Creative Commons
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Dopo un 2016 difficile, nel 2017 l’azionario svizzero ha vissuto una fase rialzista molto netta, con l’SPI che ha guadagnato il 19,9%. L’andamento positivo dell’asset class è stato favorito dall’accelerazione della crescita economica globale, dalle politiche di Donald Trump, soprattutto per quanto riguarda la riforma fiscale, e dall’indebolimento del franco svizzero, che ha di fatto favorito i titoli a dividendo. In particolare, lo scorso anno il franco svizzero ha perso il 9,15% nei confronti dell’euro, contribuendo così a supportare l’equity svizzero. “Negli ultimi anni, di fronte alla sfida di una moneta locale forte, le imprese svizzere hanno sviluppato il loro pricing power e aumentato la loro produttività per rimanere competitive”. osservano Eleanor Taylor Jolidon e Martin Moeller, co-head Swiss & global equity di Union Bancaire Privée (UBP).

Una delle peculiarità del mercato svizzero è la diversificazione, che è composto da un mix di società difensive di elevata qualità e da società innovative di nicchia che sono in grado di creare valore. Infatti, il mercato azionario svizzero è caratterizzato da imprese che sono spesso leader nei rispettivi settori e sono esposte alla crescita economica globale. “Storicamente, l’azionario svizzero ha sovraperformanto significativamente l’indice MSCI World, con una volatilità più contenuta e con livelli più bassi di drawdown”, osservano gli esperti.

In termini di valutazioni, aggiungono gli esperti, le azioni svizzere sono in linea con la loro media storica, con l’SPI che scambia ad un rapporto P/E di 17,5 volte gli utili del 2017 e di 15,9 volte gli utili del 2018. Inoltre, la valutazione dei titoli svizzeri è in linea con quella dell’azionario americano e leggermente superiore a quella dell’azionario globale, che scambia ad un P/E di 15,7 volte gli utili del 2017 e di 14,3 volte gli utili del 2018. “In caso di rallentamento della crescita economica globale e di aumento degli utili societari, le azioni svizzere continueranno a beneficiare del loro status di bene rifugio e rappresenterebbero un’opportunità di investimento interessante rispetto ai mercati globali e regionali”. In termini generali, i solidi fondamentali e la forte crescita degli utili societari hanno di fatto sostenuto le elevate valutazioni dell'asset class. È dello stesso avviso Marc Brutsch, capo economista di Swiss Life, che precisa come la crescita degli utili societari sosterrà l’azionario svizzero nel 2018 e più in generale il mercato azionario globale.

In conclusione, l'andamento positivo dell'equity svizzero è stato favorito da un contesto di bassi tassi di interesse, da un scenario macroeconomico stabile con crescita moderata ma sostenibile in Europa, da un’economia statunitense solida e dalla ripresa dei mercati emergenti.