Baillie Gifford punta sull'Italia con la nomina di Silvia Conti come country head, responsabile dei clienti e dello sviluppo del business

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Silvia Conti. Foto concessa (Baillie Gifford)

Lungo termine, gestione attiva e stile growth. Questo l'approccio di Baillie Gifford, gestore attivo globale con sede a Edimburgo e con un patrimonio in gestione pari a 264 miliardi di euro, che si presenta al mercato italiano davanti alla stampa specializzata. L'obiettivo è chiaro: crescere in Italia e la società lo fa anche grazie alla nomina di Silvia Conti in qualità di Country head per l’Italia, responsabile dei clienti e dello sviluppo del business. Come spiegato dalla società, la nomina si inserisce nell’ambito del piano di espansione nell’Europa continentale ed è volta a rafforzare la presenza della società in Italia, mercato in cui opera sin dal 2005 con il primo cliente istituzionale.

Il profilo

Conti, già responsabile dello sviluppo commerciale di Baillie Gifford per il sud Europa, sarà basata ad Amsterdam, l’hub dell'azienda per l’Europa continentale, e avrà il compito di rafforzare e ampliare i rapporti consolidati sviluppati in oltre vent’anni con primari investitori istituzionali italiani, tra cui fondi pensione, fondazioni ed enti locali, perseguendo anche nuovi accordi all’interno di questi canali.

La società

Sin dalla propria fondazione nel 1908, Baillie Gifford ha adottato un approccio di investimento di lungo termine basato sull’identificazione precoce di società sia quotate sia private con grandi prospettive di crescita sostenibile (growth), sostenendole su un arco di tempo pari a cinque-dieci anni o anche superiore. Baillie Gifford è detenuta al 100% dai 58 partner della società, tutti esperti del settore, ed è già presente con propri uffici a Edimburgo, Amsterdam, Dublino, Francoforte, Hong Kong, Londra, New York, Shanghai, Toronto e Zurigo.

"Baillie Gifford è impegnata a rafforzare la sua presenza e la sua vicinanza agli investitori in un mercato strategico come quello italiano. Il nostro obiettivo non è solo quello di rafforzare le relazioni con i clienti esistenti, ma anche di entrare in contatto con nuovi investitori che condividono i nostri orizzonti temporali a lungo termine e cercano di investire in aziende all’avanguardia in termini di cambiamento e trasformazione”, spiega conti.

Le fa eco, chiosando, Stuart Dunbar, partner di Baillie Gifford e presente a Milano in occasione della conferenza: “Gli investimenti a lungo termine possono essere talvolta difficili, quando gli investitori si basano solo sulle notizie a breve termine e sulle speculazioni che generano volatilità nei prezzi delle azioni". L'esperto ci tiene a sottolineare che tutti i loro sforzi vengono indirizzati alla ricerca di società che hanno il potenziale di moltiplicare i propri utili attuali su un orizzonte di cinque o più anni e beneficiamo nell’avere clienti che capiscono come la sovraperformance a lungo termine richieda resilienza e pazienza.