Banca Generali, l’obiettivo sul 2016 è di crescere con altre 80 unità

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Il semestre delle Generali è stato il migliore da otto anni. L’utile netto è salito a 626 milioni da 415. I premi complessivi lordi a fine giugno superano i 38 miliardi (+7,3%) grazie soprattutto all’incremento del segmento vita (+10,6%). Alla luce di questa performance, l’amministratore delegato Mario Greco si è detto ottimista per l'intero 2015: “ci aspettiamo per la fine dell’anno di migliorare significativamente l’utile netto rispetto al 2014, mantenendo l’elevata crescita della redditività raggiunta al semestre”. E ha aggiunto: “questi risultati rappresentano la migliore premessa per l’attuazione del nuovo piano strategico 2015 - 2018 presentato a maggio, basato su una crescita del 50% della generazione di cassa media annua, sulla distribuzione di più di 5 miliardi di euro di dividendi nei prossimi 4 anni e su un’ulteriore riduzione dei costi per 500 milioni tra 2016 e 2018, con la redditività operativa sul capitale al di sopra del 13%”.

Intanto, spostandosi sul ramo del risparmio gestito, dopo aver alzato le stime di raccolta netta per fine anno, Banca Generali ritocca all’insù anche gli obiettivi di reclutamento. Nel corso della conference call a commento dei dati semestrali della prima parte del 2015, l’amministratore delegato Piermario Motta ha detto di aspettarsi tra i 90 e i 100 nuovi inserimenti complessivi nell’esercizio 2015, contro il target di 70-75 unità precedentemente indicato. La media del settore è di circa 15 milioni di euro di portafoglio, quella del gruppo si aggira intorno ai 22 milioni di euro. Ora, in termini di reclutamento, il focus è sempre sui bancari ma “sono benvenuti professionisti che provenissero da altre reti”. Sul 2016 si parla di far crescere la rete di circa 75-80 unità, sempre con la possibilità di rivedere l’obiettivo in corso d’anno.

In relazione, poi, al recente richiamo della Consob in tema di fondi esteri ed estero-vestiti sul nodo delle commissioni di performance, Motta ha detto: “abbiamo già dimostrato in passato di avere la capacità di adattarci a scenari diversi. Quindi, nel caso in cui dovesse cambiare la normativa, saremo in grado di adeguarci rifacendo il pricing ai nostri prodotti”. Banca Generali ha archiviato un semestre da record con un utile netto in crescita del 58% a 140,1 milioni di euro (47 milioni nel solo secondo trimestre) e ricavi totali per 296 milioni (+29% su anno). Bene le commissioni lorde, salite a 363,1 milioni (+63%), in virtù di una forte espansione delle masse, in particolare della parte gestita, mentre le commissioni di gestione (la parte core della banca) hanno registrato un incremento del 33% a 223,6 milioni. In calo invece il margine d’interesse, che si è attestato a 35,9 milioni contro i 55,3 milioni dello scorso anno per effetto dell’ulteriore discesa dei tassi e in conseguenza del rimborso integrale del finanziamento triennale della Bce (Ltro).

La gestione degli attivi finanziari (banking book) della società ha mantenuto un’impostazione prudente, come si evince dai livelli di maturity (3,3) e di duration (1,8) del portafoglio obbligazionario. Al tempo stesso è stata confermata la mirata espansione delle attività di finanziamento contro-garantite dedicata alla clientela private, il cui portafoglio ha raggiunto 1,7 miliardi di euro (+16%).