L’integrazione tra le due realtà ha ottenuto l’ok di Bankitalia e BCE. Massimo Pecorari sarà l’AD. Deliberato un aumento di capitale di 45 milioni per aumentare i mezzi propri e le capacità di impiego della banca. Soprarno SGR si occuperà di sviluppare l’attività di asset management nei fondi alternativi.
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Un nuovo gruppo bancario fa il suo debutto nel panorama italiano. Si è perfezionata l’operazione di aggregazione tra Banca Ifigest, banca private indipendente specializzata nella gestione patrimoniale, e L&B Partners, advisor indipendente specializzato nell’industry delle energie rinnovabili e della sostenibilità energetica. L’integrazione, conclusa una volta ottenuto il via libera da parte di Banca d’Italia e BCE vede il conferimento del 70% di L&B Partners in Banca Ifigest a fronte dell’attribuzione del 34% del capitale della Banca alla società che in precedenza controllava L&B Partners e che acquisisce, indirettamente, anche il 25% di Soprarno SGR. La notizia è stata comunicata con una nota ufficiale oggi 10 luglio, ma l’avvio dell’operazione risale al 2022.
“Il nuovo gruppo bancario potrà anche beneficiare della consulenza del team di circa 30 professionisti della società tra avvocati L&B Partners Avvocati Associati di cui la banca diventerà socio di minoranza, per il tramite di L&B Partners”, si legge nella nota. “Dopo 37 anni di forte presenza sul mercato, questa operazione offre nuove opportunità di sviluppo al Gruppo Banca Ifigest” afferma Gianni Bizzarri, presidente di Banca Ifigest sottolineando come l’istituto si configuri già come player diversificato in quanto “composto da una banca, una SGR, una fiduciaria, una piattaforma online per il collocamento di fondi comuni di investimento e ora si arricchisce di una investment bank, L&B Partners, che a sua volta ha i diritti patrimoniali di uno studio di avvocati”. L’operazione permette inoltre al gruppo di aprirsi all’attività di private equity con fondi dedicati alla transazione energetica. “Credo, quindi, che questa operazione possa dare alla banca un posizionamento innovativo all’interno del panorama del private banking in Italia”, rimarca Bizzarri.
Pecorari nuovo AD
Massimo Pecorari, ex Unicredit, è stato nominato amministratore delegato della nuova realtà. Pecorari, che ha una lunga esperienza in finanza strutturata, in particolare nei settori infrastrutturale ed energetico, siederà anche nel CdA insieme a Flavio Di Terlizzi, Francesca Petronio e Roberto De Miranda.
Un business model innovativo
Il nuovo player bancario intende ampliare la piattaforma clienti, sia imprese sia privati, con l’offerta di servizi sia di wealth e asset management sia di investment banking. Nell’ambito della divisione di investment banking, si legge ancora nella nota, verrà creato anche un team specializzato in finanza strutturata che si occuperà di operazioni di debito da collocare sul mercato degli investitori sia istituzionali sia retail.
Contestualmente all’operazione di integrazione è stato deliberato un aumento di capitale di 45 milioni di euro per aumentare i mezzi propri e quindi le capacità di impiego della banca che farà leva sulle capacità di underwriting per sviluppare l’attività di financing verso la clientela private, gli investitori istituzionali e i fondi specializzati, per i quali L&B Partners già opera quale advisor. In una fase successiva, si amplierà il ventaglio di servizi offerti nell’ambito del corporate investment banking. Obiettivo del gruppo bancario a fine 2026 è una raccolta diretta e indiretta per circa 6,5 miliardi di euro e un volume di finanziamenti strutturati di circa 1,4 miliardi, di cui 1,1 miliardi collocati presso investitori istituzionali, mantenendo un target di CET1 superiore al 18%, “ben al di sopra dei requisiti regolamentari”.
A Soprarno SGR l’attività di asset management
Soprarno SGR si occuperà di sviluppare l’attività di asset management. Come anticipato, infatti, alla gestione di fondi UCITS, la società di gestione affiancherà fondi chiusi che investiranno nei settori legati alla transizione energetica. FundsPeople aveva già scritto di questa apertura di Soprarno al settore dei private market qualche mese fa. Il primo fondo di investimenti alternativi (FIA), denominato Italian Renewable Resources (IRR), a poco più di un mese dal lancio ha finalizzato il primo closing a circa 175 milioni di euro sottoscritti da investitori privati e family office, con un target di raccolta complessivo pari a 250 milioni. Il fondo, articolo 8 SFDR, promuoverà iniziative a supporto della transizione energetica investendo in imprese operanti nel settore dell’energia elettrica e termica rinnovabili e al processo di decarbonizzazione della produzione di energia. Il Fondo punterà principalmente su imprese operanti nel settore delle energie rinnovabili, della sostenibilità ambientale e/o dell’efficientamento energetico ma anche all’acquisizione di aziende italiane di piccole e medie dimensioni, che ricoprono posizioni di leadership in segmenti di mercato in rapida crescita, ovvero in chiave opportunistica di asset o società assed based in situazioni distressed.