In attesa che arrivi una soluzione per i crediti dubbi, le banche italiane hanno in corso la progressiva riduzione delle sofferenze che da anni appesantiscono i loro bilanci. Con l’ultimo portafoglio di sofferenze da 1,2 miliardi rilevato da Unicredit, AnaCap, operatore di private equity specializzato in investimenti nei servizi finanziari europei, porta a sei miliardi gli acquisti di NPL italiani negli ultimi tre anni. Banca Intesa ha in corso la gestione di un deleverage complessivo di tutto ciò che non è core. Qualcosa, in altre parole, si muove sul mercato dei crediti deteriorati. C’è ancora molto da fare ma la strada è stata intrapresa. Lo ha confermato anche Sabine Lautenschlaeger, membro del board esecutivo della BCE, a margine di un convegno a Milano. Che ha dichiarato: “il sistema bancario italiano è sulla buona strada ma deve essere fatto di più, ad esempio in tema di non performing loans. Il sistema bancario italiano, comunque, è migliorato molto” citando governance e livelli di capitale.
Banche italiane, il mercato degli NPL è in ripresa

foto: autor Emiliano, Flickr, creative commons
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