Banco BPM Vita lancia un'OPA volontaria totalitaria sulle azioni ordinarie di Anima Holding. Il corrispettivo per azione è pari a 6,20 euro. Obiettivo dell'offerta è il delisting della holding dall'Euronext Milan.
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Con una nota arrivata a mercati chiusi, Banco BPM ha annunciato l'avvio di un'OPA volontaria totalitaria tramite Banco BPM Vita sulle azioni ordinarie di Anima Holding.
Il corrispettivo unitario offerto “cum dividendo” (ossia inclusivo delle cedole relative a eventuali dividendi distribuiti dall’emittente) è pari a 6,20 euro, con un premio dell'8,5% rispetto al prezzo delle azioni all'ultima chiusura del 5 novembre. L'esborso massimo sarà pari a circa 1,58 miliardi di euro.
Obiettivo dell’OPA è ottenere il delisting di Anima dall’Euronext Milan. L'offerta è condizionata al raggiungimento di una quota complessiva nel capitale di Anima pari ad almeno il 66,67%, nonché alla conferma della possibilità per Banco Bpm di applicare all'operazione il trattamento regolamentare del "Danish Compromise" (la disciplina regolamentare prevista dall’art.49 del CRR - Capital Requirements Regulation, approvato dall’UE nel 2012 con la presidenza della Danimarca, da cui la denominazione).
A oggi, Banco BPM detiene già il 22,38% del capitale di Anima. Gli altri azionisti rilevanti sono Poste Italiane con il 11,95%, FSI SGR con il 9,77% e Caltagirone con il 3,46%. Anima detiene 9.441.730 azioni proprie, rappresentative del 2,96% del capitale.
Creare un campione nazionale
"L'operazione è perfettamente in linea con il nostro piano industriale e ci permetterà di bilanciare ulteriormente le fonti di ricavo, con una riduzione del margine di interesse e una crescita delle commissioni", commenta l'AD Giuseppe Castagna nella conference call con gli analisti dopo la pubblicazione dei risultati trimestrali dell'istituto. Castagna sottolinea che Banco BPM rappresenta per Anima un "partner naturale" e che l'operazione è "amichevole". Rispondendo alle domande degli analisti l'AD di Banco BPM ha anche aggiunto che L'Opa su Anima "fa parte del consolidamento" che l'istituto intende perseguire "su un percorso standalone, con grande impegno sul fronte delle fabbriche prodotto". Si tratterebbe dunque, di un "primo passo, molto importante. Avevamo detto che guardavamo a opportunità nella bancassicurazione e nell'asset management e continueremo in questo modo"
Rafforzare il modello di business
In particolare, si legge nella nota l'offerta "è principalmente preordinata a rafforzare il modello di business di Banco Bpm Vita, che sarà trasformata in una fabbrica prodotto integrataLife Insurance e Asset Management". Nei piani dell'istituto c'è dunque la creazione di un "nuovo campione nazionale", con masse complessive di risparmio gestito e assicurazione sulla vita "pari a circa 220 miliardi, all’interno di un totale attività finanziarie della clientela pari a circa 390 miliardi".
Dal completamento dell'azione, si legge ancora, "deriverà un miglioramento della performance reddituale - con un aumento dell'utile per azione di circa il 10% e un incremento del RoTE al 2026 dal 13,5%, obiettivo di piano, a oltre il 17% - mentre rimarrà limitato l'assorbimento patrimoniale, quantificabile in una riduzione del Cet1 Ratio pari a circa 30 punti base".
Perfezionamento dell'operazione
Il perfezionamento dell'operazione è atteso, a valle delle necessarie autorizzazioni, entro la prima metà del 2025. Come conferma Eduardo Ginevra, CFO dell'istituto, le autorizzazioni regolatorie sono attese "tra febbraio e marzo" mentre quella della Consob è attesa "a marzo".
Il giorno dei numeri
L'offerta arriva nel giorno stesso in cui sia la società di gestione milanese sia Banco BPM hanno annunciato i risultati dei primi nove mesi del 2024. Nel caso di Anima, con un utile netto consolidato in crescita del 78% su base annua, "sostenuto dall'aumento delle commissioni in un contesto favorevole di tassi di interesse e dei mercati azionari". L'utile netto del periodo è stato di 172 milioni, a fronte di 96,4 milioni dell'analogo periodo dell'anno scorso, mentre a livello normalizzato si è attestato a 189,9 milioni, in aumento del 56% su anno.
I risultati, spiega una nota dell'asset manager, includono il contributo delle società recentemente acquisite e consolidate, come Castello Sgr e Kairos Partners, oltre al business, acquisito lo scorso agosto 2024, della società strumentale Vita Srl.