Battuta d’arresto per i PIR nel secondo trimestre, e si riducono le stime di raccolta per l’intero 2022

PIR News
Yuri Vasconcelos (Unsplash)

Un rallentamento atteso e in linea con l’andamento del mercato in questo “volatile” 2022. L’industria dei Fondi PIR, secondo quanto emerge dai dati diffusi il 6 settembre da Assogestioni, nel 2° trimestre dell’anno vede deflussi per 195,6 milioni di euro per i PIR ordinari (il 1° trimestre aveva registrato una raccolta netta positiva per 160 milioni), con AuM per 17,5 miliardi, e una raccolta netta di 152 milioni per i PIR alternativi (83,4 tra gennaio e marzo), con AuM per 1,4 miliardi.

In particolare il risultato dei PIR ordinari interrompe una serie di risultati positivi che aveva preso il via nel secondo trimestre del 2021. Il patrimonio da inizio anno si porta così a 200,8 milioni (con un saldo negativo per 43 milioni nel secondo trimestre) andando a descrivere un patrimonio complessivo per i 65 PIR ordinari e i 13 PIR alternativi che sfiora i 19 miliardi, in calo rispetto ai 21,6 miliardi di marzo.

Fonte: Assogestioni.

I numeri di Assogestioni vanno dunque a confermare quanto emerso dalle stime di Intermonte nell’Italian Mid Small Caps Monthly Report di agosto, dove gli analisti indicano una flessione per l’intero 2022 con una raccolta pari a 338 milioni: erano 838 milioni nelle stime di giugno. “Questo trend negativo non è una sorpresa alla luce della recente volatilità e incertezza dei mercati, che probabilmente continueranno ad avere un impatto negativo sui flussi in entrata nei prossimi mesi”, si legge nel report. L’analisi di Intermonte sottolinea come “la recente volatilità e l'incertezza del mercato dovrebbero continuare, almeno nel breve periodo, e probabilmente limiteranno gli afflussi nei prossimi mesi”. La visibilità, continuano gli analisti, “rimane molto bassa, sia a causa del contesto generale di mercato che delle specifiche turbolenze politiche italiane”.

Per questo motivo per il 2022, Intermonte ipotizza una raccolta lorda da parte dei nuovi sottoscrittori di PIR pari a 100 milioni di euro: il dato era di 600 milioni a giugno. Per quanti sottoscrivono PIR in modo continuativo, poi, “prevediamo che la raccolta complessiva nel secondo anno sia pari a una parte della somma accantonata nel primo anno (dal 35% al 40% nel nostro modello); nei restanti anni (cioè dal terzo al quinto anno) prevediamo una raccolta stabile, pari in media al 60% degli investimenti effettuati nel secondo anno”. Infine “calcoliamo l'ammontare del capitale che verrà ritirato dagli investitori che decideranno di uscire dal fondo prima del termine dei cinque anni (per qualsiasi motivo) a circa il 4% delle attività in gestione nel 2022 e oltre”.