Il comitato delle autorità di vigilanza europee (ESAs) ha pubblicato la relazione finale sui Big Data in cui ha analizzato il loro impatto sui consumatori e sulle società finanziarie.
Lo sviluppo dei Big Data suppone alcuni potenziali rischi per i consumatori di servizi finanziari ma i vantaggi di questa innovazione sono nettamente superiori rispetto ai primi. È questa la principale conclusione che emerge dal report finale del comitato delle autorità di vigilanza europee (ESAs). In primo luogo l'utilizzo di tecniche di Big Data potrebbe aiutare le istituzioni finanziarie a sviluppare prodotti più adeguati alle esigenze del proprio mercato di riferimento ed a supportare l'implementazione della product governance e promuovere lo sviluppo, la distribuzione e il monitoraggio dei prodotti, nonché una più ampia supervisione dei requisiti di governance del prodotto. Altri benefici derivanti dai Big Data comprendono l'aumento dell'efficienza delle procedure interne delle organizzazioni, il miglioramento della lotta contro la frode o l'attivazione di migliori interazioni customer-client.
Le autorità europee di vigilanza, d'altra parte, sottolineano che i consumatori di servizi finanziari dovrebbero essere particolarmente consapevoli di alcuni dei rischi generati dai Big Data. In particolare, i rischi identificati comprendono il potenziale di errori negli strumenti dei Big Data, che potrebbero portare i provider di servizi finanziari a prendere decisioni sbagliate. Inoltre, il crescente livello di segmentazione dei clienti ottenuto grazie ai Big Data, può potenzialmente influenzare l'accesso e la disponibilità di determinati servizi o prodotti finanziari. Ma niente allarmismo: "Molti dei rischi identificati dalle ESAs sono mitigati dalla legislazione vigente e qualsiasi intervento legislativo a questo punto sarebbe prematuro", si legge nel report.
Ad ogni modo le autorità di vigilanzanei prossimi anni continueranno a monitorare gli sviluppi in questo settore ed inviteranno le istituzioni finanziarie a sviluppare e attuare good practices sull'uso dei Big Data al fine di promuovere un trattamento equo, trasparente e non discriminatorio dei consumatori e garantire che le strategie relative ai Big Data siano progettate in modo responsabile e siano pienamente allineate con gli interessi dei consumatori. A tal fine propongono tre aree chiave su cui concentrare gli sforzi:
(i) Processi e algoritmi robusti per i Big Data
(ii) Protezione dei consumatori
(iii) Disclosure sull'uso dei Big Data.