Boom della 'S' di ESG: i fondi a impatto sociale segnano +340% negli ultimi cinque anni

Sostenibilità
Mitchel Lensink (Unsplash)

Il comparto dei fondi ESG in Europa vale 1,2 trilioni di euro. Una cifra significativa che, secondo i dati di Morningstar raccolti da EFAMA, alla fine del 2020 rappresentava l'11% della quota totale di mercato. Inoltre, nello scorso anno la crescita dei fondi green ha registrato un aumento considerevole rispetto al +8,7% del 2019. E, a testimonianza della durata di questo trend, il dato è superiore al già cospicuo +6,9% della fine del 2015.

Il boom dei fondi ESG è iniziato cinque anni fa, ma ha accelerato soprattutto nel 2019 e 2020. Per Vera Jotanovic, economista senior di EFAMA, il fatto che la domanda di queste strategie sia rimasta intatta anche durante una crisi finanziaria non è di poco conto.

Tale processo di crescita si estende anche ai fondi ad impatto. Ovvero quei prodotti che non solo adottano criteri di sostenibilità, ma compiono un ulteriore passo in avanti misurando gli effetti tangibili dei loro investimenti. Anche in questo caso, si può notare come la crescita si stia riprendendo in soli 12 mesi. A tal punto che i fondi a impatto ambientale hanno raggiunto 320 miliardi di euro di patrimonio in gestione.

Come possiamo osservare, si tratta di un mercato dominato dalle strategie che limitano le emissioni di carbonio e l'impiego di combustibili fossili. Queste rappresentano infatti quasi la metà degli asset detenuti. Tuttavia EFAMA registra anche un'altra tendenza di grande interesse: il boom degli ESG sta ora prendendo slancio anche per i prodotti che investono nella 'S' e in ambito sociale. Tali strumenti si stanno avvicinando a quota 100 miliardi di euro in gestione con una crescita del 340% in soli cinque anni. Si tratta di strategie per lo più incentrate sulle disparità di genere e razziali, o sui benefici per la società e le singole comunità.

Il legame tra ESG e i fondi azionari

Quando si parla di flussi nei fondi ESG, dobbiamo tenere a mente che probabilmente stiamo parlando di prodotti azionari. Infatti le strategie azionarie sono l'asset class dominante nel mercato UCITS ESG e, alla fine del 2020, rappresentavano il 56% degli asset gestiti. Si tratta di una percentuale più alta della media globale dell'industria. Inoltre, non solo detengono il maggior numero di attivi, ma vendono anche di più. Dei 40 miliardi di vendite nette per i fondi ESG nel 2020, 25 miliardi sono stati destinati ai fondi negoziati sulle borse.

"Attraverso i fondi azionari ESG è più facile esprimere in modo chiaro una convinzione. Possiamo puntare sui fondi ambientali, su quelli che lottano contro le diversità e così via. Il comparto del reddito fisso, invece, è più limitato alle obbligazioni verdi", osserva Vera Jotanovic. Questa capacità di esprimere convinzioni di mercato si osserva anche sul versante della domanda. Gli investitori possono essere interessati a differenti temi SRI che sono in grado di esprimere meglio e in modo più diretto attraverso l'offerta del mercato azionario.