Breintner (DJE Kapital): "Mercati difficili, ma segnali di acquisto in vista"

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Stefan Breintner, immagine concessa (DJE Kapital)

I mercati stanno attraversando una fase particolarmente complessa. I primi sei mesi dell’anno si sono chiusi con perdite consistenti per le principali asset class. La guerra tra Russia e Ucraina, l’inflazione persistente, i rialzi dei tassi d'interesse e il rallentamento della Cina sono fattori avversi per il contesto macro economico. E il prossimo autunno si preannuncia caldo per gli investitori. “Sono soprattutto gli indicatori monetari a rappresentare un vento contrario nel breve termine”, dice Stefan Breintner, head research & portfolio management di DJE Kapital. “L'inasprimento monetario da parte della Fed continuerà molto probabilmente almeno fino alle elezioni di metà mandato a novembre”, analizza l’esperto. “Tuttavia, gli indicatori del sentiment sono ancora buoni e mostrano un pessimismo da record. Molti di questi stanno fornendo segnali di acquisto”, afferma.

La strategia

Stefan Breintner è il co-gestore del fondo multi-asset DJE Zins & Dividende che quest’anno ha ottenuto il Rating FundsPeople. “Con il suo approccio coerente e affidabile offre ai suoi investitori il potenziale dei mercati obbligazionari e azionari, pur rimanendo sempre equilibrato e flessibile”, spiega il co-gestore. “Il fondo utilizza il range massimo di asset class (dal 50% al 75% in obbligazioni e dal 25% al 50% in azioni) per sfruttare le opportunità o per proteggere il portafoglio dai rischi in situazioni di mercato difficili”, evidenzia. “Nel fare ciò, ci atteniamo sempre a un principio fondamentale: evitare il più possibile le perdite”, dice.

Processo di investimento

Nell'arco di un intero ciclo di mercato, il DJE Zins & Dividende punta a conseguire un rendimento assoluto costante in tutte le condizioni. Lo fa investendo principalmente in obbligazioni emesse da enti pubblici e società con rating almeno investment grade. Sul fronte azionario, invece, viene applicato l'approccio d'investimento consolidato della strategia dei dividendi di DJE. “Le indagini a lungo termine su molti mercati azionari internazionali, in particolare quelli europei, dimostrano che solo poco più della metà dei rendimenti totali deriva dalla rivalutazione dei prezzi delle azioni”, dice Breintner. “L'altra metà è legata ai dividendi”, spiega. “Considerazioni come queste, in combinazione con l'approccio absolute return di DJE Zins & Dividende, dovrebbero portare a un interessante profilo di rischio/rendimento del fondo, che viene mantenuto anche in caso di mercati volatili, grazie alla flessibilità di cui disponiamo di allocare liquidità tra azioni e obbligazioni”, dice.

Cambiamenti del portafoglio

Breintner assicura che il portafoglio viene continuamente adeguato all'evoluzione dei mercati. “Recentemente abbiamo incrementato l'esposizione alla parte obbligazionaria”, dice. “Il rendimento per il rischio sul fronte obbligazionario è chiaramente migliorato negli ultimi mesi e le obbligazioni in portafoglio (che all’inizio di luglio costituivano il 58% del totale) offrono ora un rendimento a scadenza di circa il 4,4%”, spiega. Per quanto riguarda la parte azionaria, il portafoglio è in sovrappeso in settori difensivi come la sanità, il food & beverage e l'energia. Infine, il team di gestione è cauto nei confronti delle società industriali ad alta intensità energetica.