Davide Bulgarelli, fund selector di BNL Gruppo BNP Paribas, spiega a Funds People cosa vuol dire selezionare un fondo, soffermandosi sulle caratteristiche e sui criteri di tale processo.
Selezionare un fondo d'investimento non è cosa facile. In un ambiente caratterizzato da forti incertezze politiche ed elevata volatilità dei mercati, il ruolo del fund selector viene messo a dura prova nell'esercizio di ricerca dei fondi dalle migliori performance. Per fare ciò bisogna tenere in considerazione una serie di fattori, quali obiettivi del fondo, criterio di selezione dei titoli all’interno dello stesso, i rendimenti passati, le masse di gestione e ovviamente i costi che questo comporta. A tal proposito, Davide Bulgarelli, asset manager e technical analyst presso BNL Gruppo BNP Paribas, ha spiegato a Funds People cosa vuol dire selezionare un fondo di investimento, e come questo procedimento funzioni, evidenziandone le principali caratteristiche e i criteri utilizzati.
Rispetto al primo punto, Bulgarelli chiarisce subito: “io sono un gestore di secondo livello, a dirsi che non seleziono fondi per consigliarli ai clienti, ma per utilizzarli all’interno di gestioni patrimoniali, fondi di fondi e prodotti assicurativi. Dunque l’obiettivo è trovare il fondo più “adatto”, non necessariamente il più performante. Non è detto ad esempio che solo prodotti passivi siano adatti a delle gestioni attive”.
Alla domanda su come si svolge il suo lavoro, poi, rivela senza tanti giri di parole la sua pragmaticità. "Tanto data crunching e poche parole. Ho un universo investibile molto ampio e dunque non posso usare solo criteri discrezionali. Incontro i gestori raramente, solo quando hanno modelli innovativi, che vanno compresi o quando ci sono disallineamenti tra rendimenti attesi e realizzati”.
L’esperto illustra inoltre i parametri, le caratteristiche e i criteri che segue nella selezione, come “classici indicatori di performancerischio, su vari orizzonti temporali e non necessariamente fissi, ma anche miei algoritmi proprietari alcuni non parametrici ed autoadattivi. È da quasi trent’anni che mi occupo di analisi tecnica applicata ai fondi comuni di investimento e sono presidente della Società Italiana di Analisi Tecnica, fondi ed etf sono oggetto di molta ricerca e strumenti di utilizzo quotidiano tra i miei colleghi”.
Innovazione e passione sono tra gli elementi a cui non potrebbe mai rinunciare durante la scelta dei fondi. "Amo molto i fondi che sono gestiti da gestori o team motivati, non da burocrati". E puntualizza: "la “passione” la si può trovare anche nei fondi gestiti con modelli quant”.