CACEIS punta su alternativi e istituzionali per continuare a crescere

Giorgio Solcia, Managing Director, CACEIS Bank
Giorgio Solcia, Managing Director, CACEIS Bank

“Uno dei lati positivi delle nuove regolamentazioni è che ha fatto capire a molte realtà la necessità di strutturarsi. Una grande opportunità per i fornitori di servizi, data la complessità e l’elevato costo di costituire dipartimenti interni per la gestione dei nuovi adempimenti”.  L’evoluzione nel mondo delle banche depositarie e dell’asset servicing è una delle conseguenze delle più stringenti normative entrate in vigore negli ultimi anni, sia per la complessità delle richieste provenienti dal regolatore, sia per l’impatto di queste sui costi. Un contesto in cui, sottolinea Giorgio Solcia, direttore generale di CACEIS Bank, il potenziale di crescita si sta dispiegando in modo netto per quegli attori in grado di rispondere alle crescenti esigenze del mercato.

“Il 2018 è stato un anno importante”, spiega Solcia, “in cui abbiamo completato e consolidato il lancio di tutti i prodotti dell’asset servicing dopo quattro anni di start-up e implementazione di nuovi servizi”. “Le più grandi soddisfazioni”, prosegue, “sono arrivate dal mondo private equity, real estate e securitisation, in particolare dai fondi alternativi immobiliari chiusi su cui ormai possiamo contare su una posizione primaria nel mercato raggiunta grazie ad una crescita del 25% anno su anno”. Un comparto in crescita, a differenza di quello dei fondi aperti in sofferenza lo scorso anno, e in cui aumenta inoltre lo spettro delle richieste provenienti dalle società operanti. “Oggi ad esempio la larga maggioranza delle SICAF presenti sul mercato italiano”, specifica sul punto il managing director di CACEIS Bank, “si avvalgono dei nostri servizi, non solo per quanto riguarda il lato banca depositaria, ma anche per quanto riguarda l’outsourcing amministrativo. Così facendo hanno modo di concentrarsi sul loro core business che è la gestione e di trasformare quelle che sono pesanti incombenze amministrative e regolamentari nell’opportunità di beneficiare delle  nostre competenze interne, trasferibili a tutti i nostri clienti”.

Il segmento legato agli investimenti alternativi, unito all’attività di local custody, che ha visto CACEIS Bank diventare Directly Connected Participant di Monte Titoli, ha permesso alla branch italiana della società del gruppo Crédit​ Agricole di mettere a segno nel 2018 un risultato particolarmente importante con un aumento del 40% delle revenues in dodici mesi. Il 2019 si è aperto con la vittoria del bando ENPAIA, Ente Nazionale di Previdenza per gli Addetti e per gli Impiegati in Agricoltura, per la nuova banca depositaria, segnando la strada per quella che vuole essere una delle più importanti direttrici di sviluppo di CACEIS Bank.  “Puntiamo molto sul mondo istituzionale, casse di previdenza, fondi pensione, fondazioni bancarie, per continuare a crescere in Italia. Questa nuova partnership ci permette di iniziare a costruire anche in questo ambito il nostro track record, già ben strutturato nell’ambito UCITS grazie alla storica collaborazione con Amundi, che ci colloca tra i player importanti nel mondo dei fondi comuni tradizionali”, afferma Solcia.

Se sul lato asset management la crescita dovrà avvenire tramite l’acquisizione di quote di mercato dato il rallentamento nel ritmo di aumento delle masse complessive, al contrario sugli istituzionali e sugli alternativi il potenziale di crescita del settore e con esso dei volumi risulta nettamente maggiore. “Il venture capital inoltre può essere il tema del momento in Italia, grazie ai benefici fiscali recentemente introdotti e anche alla nuova regolamentazione dei PIR che porterà ad un incremento della quota di investimento su questa classe di attivo”, fa notare il managing director di CACEIS Bank. “Sempre più importante sarà inoltre”, aggiunge Solcia, “offrire un servizio completo in grado di unire banca depositaria, contabilità, amministrazione e reporting regolamentare in un’unica soluzione, poiché nell’insieme questi servizi stanno raggiungendo livelli di specializzazione e costi tali per cui è destinato ad aumentare il numero di player del mercato che trarranno un significativo beneficio dall’appoggiarsi ad un unico partner in grado di coprire ogni esigenza diversa dalla pura gestione”.