Il responsabile per il Sud Europa e Israele di Invesco Powershares spiega i punti di forza del modello di business della società, soffermandosi sui prodotti e strategie di maggior successo.
Il 2017 è stato un anno particolarmente positivo per la divisione ETF di Invesco, che ha completato l’acquisizione di Source in Europa ad agosto dello scorso anno ed ha avviato l’acquisizione di Guggenheim Investments negli Stati Uniti, completata il mese scorso. Le capacità di innovazione di prodotto e le competenze specialistiche delle due società, integrate con quelle di Powershares, “hanno contribuito al consolidamento e al rafforzamento del commitment del gruppo Invesco sul mercato degli ETF. Il 2017 ha segnato un rafforzamento anche nel segmento dei prodotti passivi più tradizionali”, afferma Stefano Caleffi, responsabile per il Sud Europa e Israele di Invesco Powershares.
Core business e prodotti su cui puntare
Il core business di Powershares è rappresentato dalle strategie smart beta, un’area di expertise che ha da sempre contraddistinto la società sul mercato. “A livello di Gruppo, il potenziamento della divisione ETF ha rafforzato la nostra capacità di rispondere al meglio alle esigenze dei clienti. Infatti, per cercare di soddisfare le richieste di una platea di investitori sempre più vasta, è fondamentale disporre di una gamma di soluzioni di investimento diversificate”, dice Caleffi. Inoltre, aggiunge l’esperto, “uno dei nostri vantaggi competitivi è la diversificazione della gamma di prodotti, che risulta competitiva anche in termini di costi e comprende non solo strategie smart beta e prodotti passivi plain vanilla, ma anche prodotti più sofisticati settoriali e tematici”.
Nel 2017, i prodotti della gamma PowerShares che hanno registrato maggiori inflow sono stati gli ETC su commodities, in particolare sull’oro fisico, e gli strumenti obbligazionari. “Il nostro obiettivo è coprire tutta l’area smart beta e plain vanilla, sia per la componente azionaria che obbligazionaria”, dice Caleffi. Per quanto riguarda la componente smart beta, la società è in grado di offrire una gamma completa di strategie (low beta, singoli fattori, multi fattoriale, high income, fundamental indexation). “Vista la crescita del settore negli ultimi sei anni, è importante trovare emittenti con forte know how nell’industria e che adottino un approccio rigoroso, senza farsi influenzare dai trend congiunturali. Storicamente possiamo contare su una presenza molto robusta in quest’area e disponiamo di competenze molto radicate e riconosciute sul mercato, sia come Powershares che come Invesco: a livello di gruppo, infatti, ci avvaliamo di centri di investimenti che utilizzano un approccio fattoriale per sviluppare strategie quantitative”. Infine, conclude l’esperto, è importante saper scegliere i partner con cui selezionare le strategie smart beta, che devono contraddistinguersi per un solido track record e specifiche competenze al fine di riuscire a sfruttare particolari nicchie di mercato.