L’expertise della casa di gestione belga nella ricerca di società di eccellenza nei campi a più alto tasso di sviluppo, con particolare focus sul comparto healthcare, spiegata da Antoine Hamoir, senior fund manager, e Servaas Michielssens, co-fund manager e senior biotechnology analyst.
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Trovare valore è insieme semplice e complesso. In un contesto di investimento in cui la ricerca di rendimento è sfidante, non è banale affermare di sapere dove si trova senza dubbio il maggiore potenziale di upside. Antoine Hamoir, senior fund manager del team Fundamental Equity Europe di CANDRIAM non si nasconde in questo senso nel corso di un evento organizzato a Milano dalla casa di gestione belga per parlare agli investitori professionali di innovazione. “È proprio nella ricerca delle aziende a più alto tasso di innovazione che è possibile riscontrare le migliori opportunità”, afferma. Se l’individuazione generica delle possibilità di crescita dei campioni dell’investimento in ricerca e sviluppo è facilmente intuibile, non altrettanto semplice è riuscire ad estrarre valore da comparti caratterizzati da un alto grado complessità.
Che cos’è l’innovazione?
“Il punto di partenza è dare una definizione di innovazione”, spiega Hamoir. “Innovare significa introdurre un elemento di novità in grado di creare valore tanto per l’azienda quanto per i clienti”, prosegue, sottolineando inoltre come esistano differenti livelli (rivoluzione e evoluzione) e ambiti (prodotto, processo e marketing) a cui il potenziale di innovazione può essere applicato. Un framework preciso, dunque, a cui il team di azionario di CANDRIAM applica poi cinque criteri finanziari in fase di selezione delle migliori opportunità di investimento. Qualità del management, analisi del mercato di riferimento, vantaggio competitivo raggiunto dall’azienda, potenziale di crescita di valore e leva finanziaria sono i parametri essenziali di valutazione per l’inclusione nei portafogli ad alto tasso di innovazione dell’asset manager con headquarter a Bruxelles.
“I risultati che siamo riusciti a portare agli investitori dipendono dall’esperienza del nostro team e dalla consistenza di un processo di investimento costruito nel corso degli anni sul tema specifico dell’innovazione”, commenta Hamoir. “Tutti i settori economici sono interessati dalla disruption: automazione e robotica, ad esempio, stanno cambiando la produzione e la logistica, la rivoluzione digitale ha creato una nuova modalità di commercio”, sottolinea. “Solo chi è alla guida di questo cambiamento potrà catturare la crescita e avere processi in grado di identificare tali leader permette scelte di investimento che massimizzano l’estrazione di rendimento da questi trend”.
La forza della conoscenza
Uno degli ambiti a maggiore tasso di innovazione è rappresentato da heathcare e biotecnologie, tanto più rilevanti se consideriamo l’aumento dell’eta media della popolazione a cui è associato un maggiore bisogno di cure mediche. Tra i fondi ultimi nati nella casa di gestione troviamo il Candriam Equities L Oncology Impact, fondo a impatto che investe in aziende impegnate nella lotta contro il cancro nelle sue molteplici sfaccettature.
Dalla ricerca pura alla diagnosi, dalla profilazione genetica alla tecnologia medica fino ad arrivare alle cure della malattia. Il nostro team di gestione”, spiega Servaas Michielssens, co-manager dello strumento, è composto da professionisti che nella loro carriera hanno conseguito un dottorato in materie scientifiche direttamente legate al comparto in cui investiamo”. “Solo in questo modo”, sostiene, “è possibile riconoscere le migliori realtà che operano nel settore e andare nel dettaglio dei temi complessi e specialistici di cui si occupano”. L’analisi delle pubblicazioni mediche e la partecipazione diretta a convegni internazionali sono solo alcune delle attività che integrano l’analisi finanziaria classica in cerca delle migliori società operanti nel settore quando ancora è intatto tutto i potenziale di crescita derivante da scoperte altamente innovative. Uno dei più importanti fattori di performance positiva nel primo anno di vita del fondo è risultati, infatti, fusioni e acquisizioni. Un elemento destinato ad essere una costante, assicura Michielssens, “data la capacità di individuazione delle migliori opportunità di esposizione nella fase early stage”.
Il Candriam Equities L Oncology Impact, come si evince dal nome, è un fondo a impatto che, oltre al supporto fornito tramite l’investimento in compagnie impegnate nella lotta contro il cancro, prevede la destinazione di una percentuale delle management fees ad una istituzione per ognuno dei Paesi a cui è esposto. L’Istituto Nazionale dei Tumori è la realtà italiana selezionata per la donazione.