Naomi Waistell proveniente da Polar Capital passa al gestore francese entrando nel ruolo di emerging market portfolio manager.
Una nuova portfolio manager entra nel team azionario per i mercati emergenti di Carmignac. Si tratta di Naomi Waistell che da Polar Capital passa alla casa di gestione francese entrando nel ruolo di emerging market portfolio manager. Con sede a Londra, Waistell riferirà a Mark Denham, head of equities di Carmignac, e sarà co-gestore della strategia emergente della società al fianco di Xavier Hovasse. Saranno supportati da Yunfan Bao, analista dedicato alla Grande Cina, da Amol Gogate, gestore azionario per i mercati emergenti, dal team allargato azionario emergenti e dall’intero team di investimento.
Il profilo della professionista
Waistell vanta 15 anni di esperienza come asset manager proviene da Polar Capital, dove ha lavorato dal 2020 in qualità di co-gestore di un fondo emergente quality-growth. Waistell si è inoltre focalizzata sull’investimento sostenibile, sviluppando e ottimizzando l’approccio sostenibile dei fondi da lei gestiti, una caratteristica in linea con l’approccio di Carmignac volto a integrare l’analisi ESG nel processo di investimento. Prima di lavorare in Polar Capital, è stata per dieci anni gestore di fondi azionari globali, emergenti ed europei presso Newton Investment Management. Ha avviato la carriera nell’asset management nel 2007, è certificata CFA e detiene un MBA della Cambridge University.
"Non vediamo l’ora di accogliere Naomi Waistell in Carmignac", commenta Mark Denham. "La sua significativa esperienza nei mercati emergenti e nell’investimento sostenibile offrirà un contributo prezioso al team di investimento. Il suo approccio ben consolidato è in linea con il nostro stile di investimento incentrato su società di alta qualità in grado di generare rendimenti sostenibili e di affrontare abilmente fattori negativi macro, politici e ESG. La nomina di Naomi è un’ulteriore prova della grande attrattiva di Carmignac nei confronti di gestori di talento che credono nell’investimento attivo basato su convinzioni", dichiara.