Carzana, (Columbia Threadneedle): “Consumatori, governi e aziende allineati per la sostenibilità”

Andrea Carzana Notizia
Andrea Carzana, foto concessa (Columbia Threadneedle Investments)

Usa l’immagine di un tempio greco sorretto da tre colonne portanti di eguale importanza Andrea Carzana per descrivere l’approccio agli investimenti sostenibili di Columbia Threadneedle Investments. Un modello che il gestore del portafoglio azionario europeo sfrutta per individuare le aziende ben posizionate per cavalcare il trend della sostenibilità. “Ognuno dei pilastri ha la stessa rilevanza per il nostro scopo, che è quello di identificare le società in grado di coniugare il conseguimento degli obiettivi ESG e i ritorni finanziari”, afferma Carzana in un’intervista a FundsPeople. La prima delle tre colonne è la sostenibilità interna. Nel concreto, significa per un’azienda avere un management e dei sistemi di governance che si pongano il fine della sostenibilità e lo sappiano mettere in pratica, allineando gli interessi degli shareholders e degli stakeholders. “Un’azienda deve essere efficiente e ben gestita: un indicatore chiave è quello della remunerazione dei manager, con i bonus che devono essere legati agli obiettivi di sostenibilità. Ma vuol dire anche avere delle politiche aziendali che vadano a ridurre i rischi di problematiche ambientali e sociali”, dice. Poi c'è la colonna della sostenibilità finanziaria, che si traduce nel vantaggio competitivo durevole di un’azienda: “Buoni indici sono il brand, la presenza di barriere all'entrata nel mercato in cui opera, la scalabilità del business, le criticità di prodotto e l'assenza di competizione. Tutti fattori che stabiliscono l'unicità di un’azienda, che si traduce poi in potere di prezzo”, spiega il manager. Infine, l’ultima colonna del tempio di Columbia Threadneedle è la sostenibilità esterna. Questa sta a denotare l'impatto positivo che i prodotti o i servizi di una società hanno nel raggiungimento di uno dei 17 obiettivi sostenibili delle Nazioni Unite. Inteso però come impatto netto, ovvero secondo l’approccio  del Do-No-Harm gli obiettivi raggiunti non possono essere in conflitto con gli altri. “In estrema sintesi, la differenza tra sostenibilità interna ed esterna può essere riassunta così: la prima vuol dire essere efficienti, la seconda essere efficaci nella sostenibilità”, illustra.  

UN TREND STRUTTURALE

Secondo Carzana la sostenibilità è un trend strutturale, con una portata analoga a quello della digitalizzazione. Ed è capace come quest’ultima di avere un effetto disruptive su qualsiasi azienda, indipendentemente dal suo settore di appartenenza. Nell’analisi del gestore, l’origine di questa tendenza è il fatto di essere supportata da un allineamento degli interessi dei principali attori economici: consumatori, governi e aziende, ognuno dei quali concorre, partendo da esigenze differenti, alla sua affermazione. “Tutto è partito dai consumatori, soprattutto dalle generazioni più giovani, che chiedono prodotti e servizi che rispecchiano i loro valori”, spiega Carzana. Dopo questi, sono entrati in gioco i governi che hanno posto le questioni sociali e ambientali in cima alle loro agende politiche. “Le disuguaglianze sul lungo termine possono creare movimenti di protesta. Il piano di Prosperità Comune della Cina può essere visto sotto questa luce. Pechino si è resa conto che un capitalismo sfrenato avrebbe portato a forti tensioni. Anche la crisi del COVID è stato momento chiave, fornendo l'occasione ai governi per iniettare ingenti quantità di denaro nell’economia indirizzate ad attività ambientali e sociali”, spiega Carzana, che aggiunge: “Gioco forza questo processo ha finito per impattare le aziende. Quelle che hanno saputo abbracciare il cambiamento ne stanno già beneficiando. Altre più in ritardo sono obbligate a cambiare il modo di operare per avvicinarsi alle richieste di consumatori e governi”. E la COP26 dello scorso novembre è stata ulteriore passo in questa direzione, rappresentando una pietra miliare nella lotta al cambiamento climatico. “Magari ci saranno degli stop and go e la trasformazione non sarà semplice, ma la strada è segnata ed è ormai chiaro che non si tornerà indietro”, afferma.

EUROPA IN PRIMA LINEA

Perché l'Europa? Per Caranza il continente europeo è stato il primo a capire l'importanza di questo trend, con le sue aziende in grado di innovare per prime e che ora partono avvantaggiate. Il gestore cita l’esempio Belimo azienda svizzera di componenti per condizionatori che fornisce una risposta al problema dell'efficienza energetica degli edifici. “Nell’Europa centrale detiene una quota di mercato di circa il 60%, ma a livello globale solo del 20%. Perciò i suoi margini di crescita sono ampi, anche perché mercati come gli USA e la Cina si stanno avvicinando solo adesso alle tematiche ESG”, commenta. Belimo è anche un buon esempio di come Columbia Threadneedle opera nella misurazione dell’impatto delle aziende selezionate. “Belimo ha il 100% di quello che vende allineato al SDG efficienza energetica, un fatto che la configura come un'azienda leader per la sostenibilità. Disponiamo anche di un rating proprietario e utilizziamo provider esterni, ma un elemento cardine nella misurazione dell’impatto è l’engagement e il contatto con il management delle aziende”. In ultimo entra in gioco il concetto di intenzionalità, ossia i piani delle aziende nel medio termine per la sostenibilità. “Analizziamo nel dettaglio piani di spesa o CAPEX e gli investimenti in ricerca e sviluppo. E lo facciamo sia in termini quantitativi che qualitativi per capire la strategia di sviluppo”, sottolinea. Altri nomi di aziende che ben rappresentano il target del portafoglio europeo del gestore sono DSM e Croda. “DSM è una multinazionale olandese esposta al settore dei prodotti e integratori alimentari. Ad esempio, ha avuto un grande ritorno grazie all’introduzione di un ingrediente che riduce le emissioni di metano dell’allevamento bovino, attraverso l'alimentazione del bestiame. Croda, invece, è un’azienda leader nell'offrire prodotti naturali per la cosmetica. Detiene anche dei business nelle life sciences e attraverso una controllata attiva nella medicina molecolare ha realizzato una componente utile per la realizzazione dei vaccini anti COVID, con una significativa accelerazione del proprio business”, spiega.