Il CEO della casa di gestione presenta gli elementi chiave del piano di sviluppo per il 2022 (e oltre). Intelligenza Artificiale, blockchain e sostenibilità i driver che guideranno l’industria sia per l’offerta che per il modo di fare business.
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Si sta per chiudere un 2021 particolarmente positivo per Oddo BHF Asset Management che, nonostante il COVID, ha rafforzato la sua presenza internazionale con l'acquisizione da parte del Gruppo della banca svizzera Landolt & Cie e della boutique francese Métropole Géstion. Operazioni che parlano della volontà di crescita del gestore in un contesto complesso per gli asset manager a causa della pressione sui margini e del consolidamento dell'industria nelle mani di pochi grandi player. Ma tutto questo non ha impedito al gestore di fare scelte ambiziose per sviluppare le attività e la gamma delle competenze. “La crisi ha rafforzato l’esigenza di essere flessibili e innovativi in un ambiente in cui la digitalizzazione stava diventando sempre più importante. Ad oggi i nostri 65 miliardi di AUM ci danno una dimensione tale da permetterci di essere reattivi nella nostra strategia e nella nostra offerta”, afferma Nicolas Chaput, CEO di Oddo BHF AM in un’intervista a FundsPeople.
Un 2022 all’insegna dell’innovazione...
La casa di gestione si sta dimostrando particolarmente attiva, arricchendo la propria offerta in linea con le tre delle tendenze chiave dell’industria: investimenti sostenibili, attivi non quotati e fondi tematici. Partendo da questi ultimi l’asset manager ha lanciato una gamma di fondi azionari tematici globali, utilizzando un know-how innovativo come l'Intelligenza Artificiale all'interno del processo di investimento. “L'AI ci permette di scoprire, partendo da un universo piuttosto ampio di azioni, opportunità in particolare nelle piccole e medie aziende che di solito sfuggono ai radar. Il nostro primo fondo azionario tematico globale, ODDO BHF Artificial Intelligence, ha ormai tre anni. Da allora, abbiamo sviluppato fondi investiti in aziende focalizzate sulla transizione ecologica (ODDO BHF Green Planet e sulla rivoluzione alimentare (Best Selection in Food Industry) e sulla rivoluzione finanziaria (ODDO BHF Future of Finance. Infine, per noi anche le strategie di investimento nelle non quotate, che si stanno progressivamente aprendo a una clientela meno istituzionale e più retail, sono un'importante area di sviluppo nei prossimi anni”, illustra.
Il 2022 si apre nel segno del cambiamento. Dopo due anni di pandemia il mondo è profondamente cambiato. I nuovi trend del green e della digitalizzazione hanno investito tutti i settori, compreso quello dell'asset management, trasformando il modo di gestire i patrimoni. “L'innovazione è più che mai al centro delle nostre strategie aziendali, sia attraverso i nuovi prodotti, come dicevo prima, ma anche attraverso gli strumenti che usiamo”, commenta Chaput. “Nel nostro settore, l'uso dell'Intelligenza Artificiale in tutta la catena del valore è probabilmente uno dei driverche rivoluzioneranno i processi informatici, tecnologici e produttivi; come per esempio anche la blockchain, con la sua capacità di tracciare, semplificare e ridurre i costi nei processi di regolamento dei titoli”, sottolinea il CEO. “Dal lato del cliente, la digitalizzazione e il miglioramento dell'esperienza dell'utente sono sulla via per rivoluzionare le pratiche e cambiare la relazione tra asset manager e investitori, fornendo un migliore accesso alle informazioni e una migliore comprensione delle esigenze dei nostri clienti. Infine, le nuove tecnologie porteranno nuovi servizi agli investitori. L'emergere di società di gestione virtuali è una nuova realtà. Anche le soluzioni d'investimento applicate alla pensione si stanno espandendo”, dice.
... e della ricerca della qualità.
Il 2022 vedrà probabilmente un ritorno dell'inflazione e i grandi quesiti degli investitori è come le banche centrali risponderanno a questa sfida e come le aziende si adatteranno e quali ne beneficeranno. “In questo contesto, raccomandiamo di concentrarsi su quelle classi di attivi che riteniamo possano limitare l'erosione del capitale causata dall'inflazione, comprese le azioni quotate. E questo, sia attraverso fondi azionari globali tematici sia attraverso fondi diversificati. La chiave per il 2022 sarà quella di adottare un approccio d’investimento che favorisca le azioni di qualità e Growth”, dice Chaput.
Secondo il dirigente la domanda di investimenti sostenibili continuerà la sua traiettoria di crescita, occupando fette sempre maggiori dei portafogli degli investitori, permeando l’offerta dei prodotti fino a ridisegnare in toto il modo di lavorare degli asset manager e il loro ruolo sociale. “Siamo impegnati in questo approccio da oltre 15 anni e dal 2010 siamo firmatari del PRI con un rating A+”, ricorda il CEO. “Abbiamo messo in atto una solida politica di esclusione per tutti i nostri fondi aperti. Il 67,7% dei nostri fondi aperti (ossia 17,3 miliardi di euro al 30 novembre 2021) integra i criteri ESG nel proprio processo d'investimento ed è classificato come articolo 8 o 9 secondo la SFDR. Oggi offriamo una gamma completa di fondi ESG in azioni, obbligazioni e gestione diversificata. Alcuni fondi, nell'interesse della trasparenza per i nostri investitori, sono anche etichettati SRI/ESG”, spiega.
Le strategie per l’Italia
Oddo BHF AM è presente in Italia da circa un decennio, con un ufficio di distribuzione locale a Milano. Storicamente il nostro mercato si caratterizza da una moderata propensione al rischio degli investitori che sfocia nella ricerca di asset allocation piuttosto conservative. Ma nel tempo qualcosa sta cambiando. “Abbiamo assistito a un’evoluzione da parte della domanda sia da parte dei clienti istituzionali che da parte della clientela retail, con un maggiore interesse per una gestione obbligazionaria flessibile e soluzioni tematiche globali, ma anche con una forte pressione sulle commissioni e una crescente allocazione verso strategie cosiddette ‘attive’. Questi elementi erano un'opportunità per noi. Siamo stati in grado di crearepartnership di distribuzione, in particolare con le grandi reti, e di sviluppare la nostra base di clienti istituzionali”, evidenzia Chaput. “Siamo stati in grado di differenziarci presso i distributori offrendo fondi obbligazionari flessibili con una dimensione ESG, fondi azionari a piccola e media capitalizzazione e una gamma di fondi tematici globali; per gli investitori istituzionali, la nostra offerta di asset reali (private equity secondario e debito privato) e fondi azionari a piccola capitalizzazione sono stati un vero successo commerciale. Per la clientela retail, la gamma di fondi diversificati ODDO BHF Polaris, che ha riscosso un vero successo in Europa, comincia a distinguersi anche in Italia per il suo approccio di investimento in titoli di qualità, con temi promettenti e una dimensione ESG. Tutte queste soluzioni, che incorporano una dimensione di investimento sostenibile e che siamo convinti portino valore nel lungo termine, aprono un mondo di opportunità per gli investitori italiani”, conclude.