Morningstar ha annunciato i vincitori degli European Fund Manager of the Year Awards. I riconoscimenti sono attribuiti in base alla ricerca qualitativa del team di ricerca Morningstar EMEA.
Per accedere a questo contenuto
Sono già noti i vincitori degli European Fund Manager of the Year Awards. La società d’analisi ha appena annunciato i nomi dei professionisti che portano a casa il primo premio per la categoria Azionario europeo, globale e Obbligazionario.
Morningstar Fund Manager of the Year: European Equity
Martin Skanberg (Schroder European)
Morningstar considera Martin Skanberg un gestore di grande esperienza, con oltre 20 anni, che ha seguito lo stesso stile agnostico nella sua visione d’investimento per più di un decennio. Il suo processo d’investimento è basicamente bottom-up, aprofittando in gran parte dell’analisi fondamentale del team azionario europeo di Schroders per le idee d’investimento. Ha un portafoglio di base, che inclina a volte verso il value o il growth in base a dove trovare idee migliori, utilizzando l’interpretazione delle analisi del team di analisti.
“Skanberg ha dimostrato di essere motlo efficace nell’approfittare delle sue risorse analitiche di supporto, indubbiamente aiutato dalla sua esperienza previa come analista e direttore d’analisi. Come risultato, gli investitori hanno beneficiato di rendimenti alti, favoriti principalmente da una solida selezione dei titoli. Questo successo ha fatto sì che Skanberg abbia messo insieme asset significativi nel corso degli anni, e un atteggiamento sensibile verso la gestione delle masse, mantenendo un limite di capitalizzazione di mercato di un miliardo di euro, cosa che ha permesso di mantenere costante la sua strategia”, afferma la società di analisi.
Morningstar Fund Manager of the Year: Global Equity
Jeremy Podger (Fidelity Global Special Situations)
Jeremy Podger ha 30 anni di esperienza di investimento, nei quali per oltre due decenni ha gestito con successo mandati sull’azionario globale in diverse case d’iinvestimento, tra cui Investec e Threadneedle prima di entrare in Fidelity e prendere in gestione il Fidelity Global Special Situations nel 2012. Il suo approccio è core, ma può essere considerato pragmatico ed è disposto a inclinare il portafoglio in linea con la sua visione top-down in merito a value/growth o aere geografica/ settore entro i parametri del mandato.
“Ha dimostrato la capacità di interpretare bene i mercati nel corso degli anni, ma ha sempre stabilito il contesto del portafoglio, piuttosto che incrementare la sua posizione, essendo la selezione dei titoli il principale driver dei rendimenti di questo fondo e di tutta la sua carriera". Secondo Morningstar, Podger è sempre riuscito a fare buon uso delle risorse che ha avuto a disposizione. "In Threadneedle ha avuto un team dedicato di titoli azionari globali che svolgeva analisi e interpretava il lavoro dei team regionali in un contesto globale. In Fidelity non può dirigere l'analisi allo stesso modo, ma si è adattato molto rapidamente alla configurazione del team”.
Morningstar Fund Manager of the Year: Fixed-Income
Sander Bus e Roeland Moraal (Robeco High Yield Bond)
Sander Bus e Roeland Moraal sono gestori di high yield molto abili e molto noti in Mornigstar. Bus ha lavorato sul fondo Robeco High Yield Bonds dal suo lancio, nel 1998, prima come co-gestore e dal 2001 come gestore principale, invece Moraal è diventato co-gestore nel 2003. Oggi sono seguiti da un buon team d’analisi del credito ed enrambi investono personalmente nel fondo, cosa che aiuta a equiparare i propri interessi con quelli degli investitori.
“Bus e Moraal applicano un processo di investimento solido e collaudato, guidato da una profonda analisi di tipo bottom-up in combinazione con un buon senso del rischio e hanno dimostrato la loro capacità di aggiungere valore della migliore selezione del credito e una gestione favorevole di beta di credito sia in mercati rialzisti o al ribasso. Sotto la guida di Bus come gestore principale, il fondo ha superato la categoria Morningstar con un ampio margine e ha sovraperformato il proprio indice di riferimento in un periodo di dieci anni, che è una cosa difficile da realizzare in obbligazioni hig yield. I rendimenti adeguati al rischio sono impressionanti e collocano il fondo nel decile superiore a tre, cinque e dieci anni", sottolineano gli analisti di Morningstar.