L’head of China Equities di abrdn Nicholas Yeo punta sulle crescenti opportunità nei consumi aspirazionali, digitale, green, salute e gestione dei pratrimoni. Segnali postivi per il Dragone dalla ripresa dei consumi premium.
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Le notizie negative sullo stato di salute della Cina hanno dominato il 2023, ma il picco dell’incertezza potrebbe esser stato raggiunto con alcuni spiragli di luce all’orizzonte. Le fonti di preoccupazione rimangono molteplici per la crisi del settore immobiliare, il rimbalzo economico del post-lockdown meno robusto del previsto, il declino delle esportazioni, la disoccupazione giovanile e le questioni geopolitiche. Ma secondo Nicholas Yeo, head of China Equities di abrdn, l’immagine della Cina dipinta dai media occidentali è eccessivamente drammatica. Infatti, se osservata con uno sguardo più vicino alla realtà locale, andando al di là dei titoli di giornale, le opportunità per gli investitori non mancano. “La stampa negativa sulla Cina è sempre stata presente nella storia, con momenti di scarsa comprensione della realtà locale che è stata spesso causa di una percezione errata delle vere dinamiche che animano questo mercato”, spiega Nicholas Yeo intervistato da FundsPeople. “In particolare, negli ultimi tre anni la mancanza di visite dirette in Cina per i lock down e l'eccessiva dipendenza dalle informazioni fornite dai media ha aumentato questa tendenza, favorendo un sentiment oltremodo negativo che si è poi ripercosso in una vendita di azioni cinesi e in un rallentamento degli investimenti esteri nel Paese”, osserva l’esperto.
“Certo alcune criticità sussistono, ma vanno contestualizzate per essere meglio comprese: il declino della ripresa dal Covid è stato causato da diversi fattori, tra cui l'assenza di sussidi finanziari dal governo alla popolazione durante la pandemia, a differenza di quanto accaduto negli Stati Uniti. Inoltre, i consumi hanno cominciato a riprendersi soltanto negli ultimi mesi, ora che il livello di fiducia della popolazione, penalizzato dalla difficile gestione del Covid, si sta normalizzando”, argomenta il responsabile dell’azionario cinese di abrdn.
Luci e ombre della Cina
Un altro fattore che ha contribuito alla debolezza della ripresa è legato alla crisi del settore immobiliare e agli interventi del governo per contenere la leva finanziaria del settore. Tutto questo ha penalizzato i governi locali, limitando la loro disponibilità di risorse finanziarie per la diminuzione delle entrate derivanti dalla vendita di terreni edificabili, un elemento centrale dei loro bilanci. In seguito alle molte incertezze, progressivamente nel corso dell’anno, gli investitori hanno perso interesse sul tema della ripresa economica in Cina, che si è riflesso in una significativa divergenza tra le performance dell’S&P 500 e l’MSCI China A Onshore. “I mercati si sono orientati verso la speculazione in settori non correlati alla ripresa economica, con l'ascesa del rischio di bolle”, analizza Yeo. “Questi settori sono l'intelligenza artificiale (AI) e quello delle SOE, le imprese a conduzione statale. I titoli di questi marcati sono cresciuti significativamente e sono stati tra i più performanti dell'indice A-share, ma spesso sulla base di incerte prospettive di profitto”, dice Yeo. “La valutazione elevata delle aziende statali nel mercato azionario cinese è per noi un punto di cautela, il mercato sembra non considerare adeguatamente i fondamentali di queste società che sono interessate da una sfida cruciale di rivedere i propri modelli di business per bilanciare la gestione commerciale con il loro ruolo sociale. La correzione dell'intelligenza artificiale unita alle problematiche delle SOE porta a un mercato azionario molto ristretto, evidenziando delle complessità di investire nelle società domestiche cinesi senza adottare un approccio selettivo”, continua Yeo.
Ma nonostante le avversità, le buone notizie cominciamo ad arrivare dalla Cina. Il professionista mette in evidenza un aumento del 35% nei servizi di ristorazione rispetto ai livelli pre-pandemia del 2019, un primo forte indizio di ripresa economica. Tuttavia, sottolinea che i consumatori stanno diventando più cauti nei loro acquisti, con un cambiamento nelle abitudini di spesa, ora maggiormente orientati alla qualità.
Cinque temi nel radar
Abrdn investe nell’azionario domestico cinese tramite la strategia con rating FundsPeople China A Share Sustainable Equity. Il focus è su settori chiave che riflettono le tendenze economiche e sociali emergenti in Cina, come la crescita del consumo interno, la digitalizzazione, la sostenibilità energetica, l'assistenza sanitaria e la gestione della ricchezza in rapido aumento. Nella selezione delle aziende il gestore attinge quindi a cinque temi di investimento denominati rispettivamente: aspiration, digital, green, health e wealth. Per quanto riguarda il primo di questi temi, la convinzione di Yeo è che la Cina avrà bisogno di una forte crescita del consumo per trainare il Paese senza aumentare ulteriormente il debito. “Il consumo interno sarà il motore di crescita futura. L'aumento del benessere sta portando a una rapida crescita dei consumi premium in aree come viaggi, cibo e bevande ed elettronica”, spiega l’esperto. In risposta alla guerra commerciale con gli Stati Uniti e alle restrizioni sugli acquisti di tecnologia avanzata, la Cina sta puntando sulla sostituzione delle aziende straniere con aziende tecnologiche nazionali, specialmente nel settore dei semiconduttori. “Questo trend di localizzazione è per noi un driver di crescita degli utili per le aziende digitali in cui investiamo. In particolare, prevediamo opportunità nella cybersecurity, nel cloud, nei software as-service e smart home”, osserva.
La strategia China A Share Sustainable Equity punta inoltre sulle opportunità derivanti dagli investimenti nella sicurezza energetica del Dragone, con un focus sulla transizione verso energie rinnovabili. “La Cina ha una quota di mercato significativa nelle energie rinnovabili, in particolare nel solare e sta esplorando l'elettrificazione con aziende leader nel campo delle batterie per le auto elettriche. Si tratta di un campo in cui la Cina è molto avanti rispetto al resto del mondo”, dice Yeo. Il tema della salute è legato al trend demografico dell’invecchiamento della popolazione cinese che comporterà una forte domanda di assistenza sanitaria. “Lo spettro di opportunità è molto vasto e spazia dalle attrezzature mediche, alla ricerca, ai produttori di farmaci e integratori. In questa fase preferiamo i nuovi servizi medici basati sull'intelligenza artificiale, piuttosto che le aziende farmaceutiche tradizionali che potrebbero essere soggette a pressioni sui prezzi dei farmaci”, argomenta l’esperto. Infine vi è il tema wealth che intercetta l'aumento del reddito pro capite in Cina, con il conseguente crescente interesse nella gestione della ricchezza. “Vi è una domanda in aumento nella gestione dei patrimoni da parte di professionisti finanziari. Prevediamo una crescita strutturale per le società di asset management, di servizi di investimento e assicurazioni”, conclude Yeo.