Gli investitori domestici guardano al Dragone? “Avete aperto i vostri investimenti alle opportunità offerte da Pechino?”, domanda Silvia Mauri. “Siamo positivi sulla Cina, sappiamo che è ormai un’area che deve essere considerata separatamente rispetto ai Paesi Emergenti. Tuttavia non abbiamo ancora competenze e conoscenze specifiche rispetto al mercato cinese”, sottolinea Emilio Pastore, head of Finance and Treasury, HDI Assicurazioni. “Per questo, per quanto riguarda gli investimenti tradizionali, abbiamo incluso la Cina solo marginalmente in portafoglio. Sicuramente da Pechino proviene una grande abbondanza di risparmi, che ha influenzato i mercati finanziari negli ultimi dieci anni tenendo i tassi molto bassi. Al momento siamo molto preoccupati per la crescita economica del Paese, ma si tratta comunque di un valore più che doppio rispetto a quello dei mercati sviluppati” evidenzia Pastore. Pechino “ha inoltre gestito egregiamente la bolla immobiliare ed ha recentemente archiviato molte delle misure zero-COVID. Notiamo comunque un cambiamento, ovvero un passaggio da un modello economico basato sul credito e sugli investimenti a uno fondato sui consumi interni. Si tratta di un aspetto molto positivo e significativo, dal nostro punto di vista. Vediamo un rafforzamento nei servizi online, nel turismo, nei marchi locali. E anche la politica monetaria cinese influenza positivamente l’interesse nei confronti di quest’area, perché se l'inflazione non è un problema possiamo aspettarci un nuovo possibile stimolo da parte della banca centrale, per una crescita maggiore a livello globale”, conclude l’esperto.
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