Cinque consigli per ridistribuire i portafogli nel 2016

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foto: autor Tanakawho, Flickr, creative commons

Tutti hanno bisogno di credere in qualcosa e sempre più investitori sono alla ricerca di certezze riguardo il rendimento dei loro investimenti in questo 2016 così difficile da gestire. Anche se non è mai facile prevedere ritorni a dodici mesi, men che meno in mercati così turbolenti come quelli che stiamo osservando dall’inizio dell’anno, le società di gestione internazionali forniscono i capisaldi a cui far riferimento per non soccombere in questo attuale momento.

1. Distinguetevi

"Adottare un approccio contrarian vuol dire fare l’opposto della maggior parte degli investitori. Ciò significa andare alla ricerca di quei casi in cui il mercato è particolarmente negativo con titoli migliorabili o in cui non sono stati identificati ancora cambiamenti che sono già in corso”, sottolinea Maike Currie, esperta di Fidelity Personal Investing (Fidelity). Spiega, inoltre, che “non bisogna essere ingegneri aeronautici per capire che gli investitori in questo momento stanno evitando la folla. C’è una certa avversione per le banche, per i supermercati e per le compagnie energetiche”, aggiunge. Il consiglio che dà è quello di soffermarsi su fondi i cui gestori sono specialisti in investitori contrarian e che hanno un track record di successo nell'applicazione di questa forma di investimento.

Da Goldman Sachs AM sconsigliano di seguire la massa, nella misura in cui non bisogna farsi prendere dal panico e vendere. "I flussi storici dei fondi mostrano che l'investitore medio normalmente ha ottenuto risultati peggiori rispetto agli stessi fondi in cui ha investito, a causa di decisioni errate prese nel tentativo di prevedere i mercati”. Gli esperti della società hanno calcolato in base ai flussi che, con il passare del tempo, il rendimento proveniente da questo tipo d'investitore può “rappresentare solo un peso nei risultati”. Secondo quanto spiegano da Schroders dal sito Income IQ, i consulenti devono ricordare ai clienti di utilizzare solo criteri oggettivi e prestabiliti prima di decidere se investire in modo da fare la scelta giusta e in linea con il loro stile d'investimento (e non con quello degli altri)

2. Cercate nuove forme di diversificazione

BlackRock consiglia di approcciarsi con una mente aperta agli asset e alle strategie alternative, tendenza che, di fatto, si sta già osservando tra gli investitori istituzionali. “Aiutate i vostri clienti a capire che, in momenti di stress per i mercati, i ritorni di asset tradizionali possono essere correlati, una ragione in più per valutare l’estensione della ricerca dei ritorni verso strategie e asset alternativi”, affermano dalla società. Da Fidelity, Maike Currie sostiene che "gli alternativi possono essere una preziosa fonte di diversificazione, con ritorni meno correlati al mercato azionario”. Riguardo agli asset, in particolar modo, Currie riporta due buoni esempi su cui gli investitori possono soffermarsi: l’oro e le infrastrutture (il primo per la resistenza mostrata in momenti particolarmente instabili e il secondo per la sua capacità di generare rendimento).  

Un'altra possibilità per i clienti preoccupati può essere investire in prodotti del tipo factor investing. Bisogna ricordare che si tratta di prodotti che cercano di fornire una diversificazione alternativa attraverso la costruzione di portafogli in funzione di fonti di rischio differenti: rischio di mercato, beta, qualità, value, momentum del mercato, capitalizzazione… “Educate i vostri clienti alle opportunità che il factor investing può apportare ai loro portafogli”, suggeriscono da BlackRock. 

3. Combinate fondi di gestione attiva e passiva

Il colosso americano ritiene che la combinazione di strategie attive e passive sia fondamentale per mettersi a riparo dalla tempesta che stiamo vivendo. "Le strategie multiasset e obbligazionarie sono quelle adeguate, considerato il contesto di mercato nel quale ci troviamo, mentre quelle di bassa volatilità in azioni aiutano a proteggere i portafogli in caso di correzioni e a ottenere gran parte dei rialzi”.  L'ultimo rapporto SPIVA mostra che la percentuale di strategie di gestione attiva che riescono a battere i diversi livelli di S&P è bassa e decresce quanto più si dilata il termine, anche se una giusta selezione dei gestori attivi con idee ad alta convinzione può fungere da “cintura di sicurezza” per attraversare periodi di bassi ritorni e alta volatilità, indicano dal BlackRock Institute.

4. Chiedete flessibilità

BlackRock invita i consulenti affinché incoraggino i clienti a considerare strategie che siano orientate alla produzione di risultati senza doversi paragonare a un indice. “Questo vale specialmente per i clienti in cerca di rendimento, perché le strategie unconstrained possono impiegare più strumenti per perseguire quest’obiettivo di fondo”, indicano. “Il portafoglio ideale formato da titoli obbligazionari e azionari non è sufficiente”, assicurano da J.P.Morgan AM, perché il rendimento previsto è la metà rispetto a prima della correzione finanziaria. “Bisogna adattarsi ai cambiamenti di regime di correlazione mediante una prospettiva flessibile per compensare i bassi rendimenti previsti”, spiega Andrea Delitala, gestore di Pictet AM.

5. Cercate portafogli costruiti in modo solido, diversificato e con coscienza

Farsi guidare dalle sensazioni è il principale errore che commettono gli investitori privati, secondo quanto rivelato da un sondaggio di Natixis Global AM. “Un buon progetto di portafoglio può aiutare gli investitori ad aderire a un piano. Una costruzione dettagliata dei portafogli è importante in tutti gli scenari di mercato”, sostengono da Goldman Sachs AM. Rispetto al tipo di prodotto su cui l'investitore deve soffermarsi, dalla società ricordano che "i portafogli ben progettati richiedono assegnazioni a lungo termine e il principio per selezionarle deve basarsi su qualcosa di più che sul recente passato”. L'altro criterio fondamentale è la diversificazione: "Crediamo che l’eccessiva dipendenza da un’unica asset class introduca il rischio di una volatilità non necessaria per gli investitori e la potenziale perdita di rendimenti allettanti”.