Ciò che la tua auto potrebbe dire dei tuoi investimenti

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I professori del gruppo di ricerca Behavioral Finance dell'Università Pontificia Comillas di Madrid, Lorenzo de BenitoTeresa Corzo Susana de los Ríos spiegano la forte evidenza empirica tra il tipo di macchina che guidano i gestori di hedge fund e la volatilità dei risultati dei loro investimenti.

È noto che all'interno del mondo degli headhunter che lavorano per gli hedge fund dei più importanti centri finanziari globali vi sia una speciale attenzione, non solo ai risultati degli investimenti e della precedente esperienza del candidato analizzato, ma anche al loro stile di vita, ai gusti, agli hobby e persino all'auto che utilizzano regolarmente.

Marvin Zuckerman, professore emerito della University of Delaware, ha sviluppato negli anni ‘60 la “sensation seeking theory” (teoria della ricerca di sensazioni), il cui elemento principale è il concetto di “sensation seeking” che potrebbe essere definito come un tratto della personalità che si riferisce alla volontà di assumere rischi fisici, sociali, legali e finanziari al fine di conseguire esperienze diverse, emozionanti e intense. In due dei suoi studi classici, pubblicati nel 1994 e nel 2007, l’autore rapportava le persone con un’alta preferenza per questa ricerca di sensazioni con l'utilizzo intenso di sostanze stimolanti, del crimine, di sport estremi e di una guida rischiosa.

Gestori di hedge fund

Seguendo questa linea, l’elaborato da Brown et al. (2016) ha trovato una solida evidenza empirica tra il tipo di auto che guidano i gestori di fondi hedge e la volatilità dei risultati dei loro investimenti. Questo studio analizza i risultati dei fund manager da gennaio 1994 al 2012, così come altre informazioni concernenti le loro commissioni, il tipo di investimento, la posizione geografica e la duration del fondo. Gli autori classificano i veicoli in sportivi e non sportivi, con caratteristiche pro sensazioni (di coppia e di potenza) e anti sensazioni (maggior volume di passeggeri, rating di sicurezza, ecc.). In totale, sono riusciti ad accoppiare 1.774 veicoli appartenenti ad un totale di 1.114 gestori di hedge fund con sede negli Stati Uniti, che costituiscono il campione di studio. Come misura del livello di rischio è stata utilizzata la deviazione standard di ogni fondo per 24 mesi, e controllato vari fattori quali le differenze nel rischio sistematico e idiosincratico (o non sistematico), il tipo di investimento, il livello di leva o la dimensione del fondo gestito.

I risultati sono certamente sorprendenti, poiché quei gestori che guidano una macchina sportiva ottengono rendimenti per 1,8 punti percentuali l'anno più volatili rispetto a quelli che guidano auto non sportive, con un incremento del 16,61% nella volatilità dei loro risultati. Analogamente, quei gestori le cui auto possono essere considerate ad alta cilindrata ottengono risultati significativi tra 1,14 e 1,25 punti percentuali l’anno più volatili; essendo tutti i risultati significativi, sia economicamente sia statisticamente. Lo studio ha anche analizzato l'impatto di optare per auto poco emozionanti ma pratiche da guidare (come le monovolume), i cui utenti ottengono risultati di 1,28 punti percentuali annuali meno volatili, vale a dire una riduzione dell’11,74% del rischio.

Analizzando lo Sharpe ratio, che relaziona la redditività media del fondo con il livello di rischio assunto (misurando la volatilità in deviazioni standard), ci si attenderebbero livelli simili indipendentemente dalle caratteristiche dell'auto, poiché secondo i parametri delle finanze classiche maggiori rischi implicano una maggiore redditività. Tuttavia, lo studio dimostra che questa metrica diminuisce il maggior numero di cavalli della vettura del manager, cioè, l'assunzione di più rischi non è accompagnata, in questo caso, da una maggiore redditività ottenuta.

Il caso spagnolo, come quello italiano

Nel sondaggio del gennaio 2017 svolto dall'Institutional Investor Confidence Index (ICII), ed elaborato dal gruppo di ricerca di Behavioral Finance dell’Universidad Pontificia Comillas in collaborazione con Funds People, sono state chieste ai partecipanti le questioni di cui sopra, anche se va notato che non si pretendeva condurre un'analisi esaustiva poiché il campione includeva tutti i tipi di manager e analisti dell'ambiente finanziario spagnolo, dove gli hedge fund non sono gestiti correttamente, così come in Italia.

Per quanto riguarda il tipo di auto guidate dai partecipanti del sondaggio e il tipo di priorità che questi danno al momento dell'acquisto di un'auto, va notato che, per fascia di età, la categoria di veicoli preferiti per i minori ai 40 anni è stata quella delle auto conosciute come hatchback (quelle con la parte posteriore piatta, come la Volkswagen Golf); per il range dai 40 ai 60, i SUV e i 4x4, e per i maggiori ai 60, la categoria berlina.

È stata trovata una relazione positiva tra il livello di rischio finanziario soggettivo assegnato dai gestori e le caratteristiche che danno priorità all'atto dell'acquisto di un'auto. In altre parole, se comprendiamo che il fatto di acquistare un'auto per la massima velocità e prestazioni del motore rispetto alla priorità, ad esempio del rating di sicurezza Euro NCAP, sia tipico dei sensation seeker, possiamo concludere che quei manager disposti ad assumere maggior rischio nei propri investimenti tendono a dare maggiore priorità ad attributi che generano più sensazioni quando si acquista l’automobile.

Lo studio è un altro esempio dell'importanza del comportamento e dell'atteggiamento nei confronti del rischio da parte dei portfolio manager le cui decisioni influiscono sul mercato giorno per giorno e nei risultati dei fondi che gestiscono, e non fa che confermare i pregiudizi degli headhunter che solitamente non raccomandano ad assumere gestori con auto esuberanti.

Referenze

Brown, S.; Lu, Y.; Ray, S. y Teo, M. (2016) Sensation Seeking, Sports Cars and Hedge Funds, diciembre. Disponible en SSRN: https://ssrn.com/abstract=2882983.

Zuckerman, M. (1994) Behavioral expressions and biosocial bases of sensation seeking. Cambridge University Press.

Zuckerman, M. (2007) Sensation seeking and risky behavior. American Psychological Association.