“In questo momento i rischi abbondano, ma le opportunità non mancano. I ciclici, ad esempio, hanno registrato forti ribassi. Rispetto ai difensivi, hanno toccato il fondo nella primavera 2020, per poi mettere a segno una forte crescita fino a metà 2021, seguita quest’anno da un nuovo tracollo che li ha riportati sui minimi. Potrebbe essere il momento giusto per acquistarli” dichiara Tom Morris, gestore del global fundamental team di Liontrust e co-gestore del Liontrust GF Tortoise fund. “La porzione long del nostro portafoglio è quindi passata gradualmente dall’orientamento altamente difensivo della scorsa primavera all’attuale posizionamento composto da circa 60% ciclici, 40% difensivi. Nella porzione short del portafoglio abbiamo mantenuto varie coperture, soprattutto sull’S&P 500 ma anche, in misura minore, sul Nasdaq. Inoltre, continuiamo a puntare su singoli titoli e la quota di azioni growth rimane relativamente modesta. Il portafoglio è molto liquido, caratteristica che ci permette di effettuare una rotazione degli investimenti anche nei momenti più complicati, come nella primavera del 2020 a seguito della crisi dovuta al coronavirus. Nel complesso” prosegue Morris “riteniamo di poter creare valore per gli investitori cercando di anticipare i cambiamenti a livello macro e selezionando titoli interessanti in questo senso. Se guardiamo solo all’esposizione lunga, alcune delle nostre maggiori posizioni riguardano gli industriali, la difesa nazionale e la sanità. Abbiamo anche un paniere considerevole di banche, che possono beneficiare dell’attuale contesto di tassi elevati accompagnati però da stimoli fiscali, che generano una maggiore redditività aiutando a mantenere il debito sotto controllo. Deteniamo anche posizioni in società dei beni di prima necessità e abbiamo un’esposizione al settore aurifero come copertura contro eventi estremi. Nella prima parte dell’anno abbiamo venduto buona parte dell’esposizione ai titoli energetici, che da allora hanno sottoperformato, pertanto di recente abbiamo ricominciato ad acquistare titoli appartenenti al settore settore. In sintesi, deteniamo un’esposizione settoriale ad ampio raggio a titoli europei e degli Stati Uniti. L’orientamento rimane leggermente ciclico, ma manteniamo ampie coperture perché le condizioni di mercato sono ancora difficili”.
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