Come e dove inserire i fondi tematici in portafoglio

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Giorgio Fata

I fondi tematici vengono utilizzati perlopiù per coprire le posizioni satellite di portafoglio.

“Li utilizziamo prevalentemente nelle posizioni satellite perché hanno tracking error molto elevato rispetto ai benchmark delle nostre linee. Abbiamo anche delle linee multimanager tematiche che investono su temi specifici decorrelati fra loro in cui i fondi tematici assumono una posizione core”, spiega Matteo Luini, Multimanager Investments & Unit Linked di Eurizon Capital SGR.

Nemmeno Roberta Rudelli, head of fund selection di Cordusio SIM, fa uso di fondi tematici nella parte core di portafoglio. “Questo perché la nostra scelta ricade o sui fondi obbligazionari o su quelli azionari e poi definiamo la declinazione per ogni mercato. Nella parte azionaria abbiamo definito cinque region e i fondi tematici quindi sono una scelta satellite. I fondi tematici vengono utilizzati dagli investitori come scelta attiva su un settore che piace con un orizzonte temporale più lungo”. 

Emanuele Viganò, del Team Gestioni di Banca Aletti (Gruppo Banco Bpm) aggiunge che “si privilegiano altri tipi di prodotti e strumenti che consentono più adeguatamente di costruire l’allocazione decisa per ciascun investimento, mantenendo anche una certa dinamicità nelle scelte poste in essere”. 

In Banca Generali l’asset allocation viene costruita partendo da una visione top down, dall’esposizione geografica e dai profili di rischio. “A questi, affianchiamo le posizioni globali dei multi-tematici che investono su un ampio spettro di scommesse. Cerchiamo comunque di avere sempre ben chiaro in quali aree geografiche e settoriali investe il fondo tematico per mantenere gli equilibri di portafoglio”, spiega Antonello Consoli, Gestioni Patrimoniali di Banca Generali.

I fondi tematici creano decorrelazione?

Secondo gli esperti i fondi tematici non creano decorrelazione in quanto investimenti azionari. “a meno che non si prendano in considerazione micro settori specifici”, puntualizza Consoli. “Un esempio possono essere alcune aziende biotech concentrate su pochi progetti: in questi casi il successo o l’insuccesso dei vari progetti di ricerca genera movimenti di prezzo indipendenti dallo sviluppo del ciclo economico”. 

Altri invece, sottolinea Luini, “che abbracciano temi più generali e con un universo investibile più ampio, non contribuiscono a creare un livello di decorrelazione particolarmente rilevante”.

Secondo Rudelli bisogna fare una precisazione: “Se si cerca decorrelazione rispetto ai tradizionali indici azionari regionali e settoriali i fondi tematici rappresentano un’opportunità in quanto i portafogli sono più diversificati. Questo aspetto è stato premiato per esempio nel corso delle recenti fasi di volatilità durante le quali i fondi tematici hanno registrato drawdown inferiori al mercato anche se la performance in valore assoluto è risultata negativa. Tuttavia, in uno scenario di prolungato sell-off dell’azionario, anche queste strategie ne sarebbero impattate”. 

Viganò ha provato ad analizzare gli indici di correlazione su tre temi in particolare: digital, security e robotics, la correlazione è misurata intorno a 0,8, mentre con l’indice MSCI World è di circa 0,7. “I dati indicati confermano che esiste comunque una significativa correlazione con i mercati finanziari”, conclude.