Funds People ha chiesto ai professionisti del settore dell'asset management locale quali potrebbero essere le conseguenze dei risultati nelle elezioni europei sui principali mercati europei. Ecco i loro pareri:
Marco Seveso, senior fund manager di Soprarno SGR: "il voto di domenica è a nostro avviso un voto di fiducia dell’area moderata nei confronti di Renzi e della speranza di stabilità e riforme da lui impersonata attualmente nello scenario politico istituzionale italiano. Riteniamo che queste elezioni rafforzino sensibilmente il Governo e diano a Renzi un “mandato” ad accelerare sul piano di riforme sia istituzionali che economiche. Rimaniamo cauti sulla velocità di implementazione di tale piano e sull’incisività delle riforme che ad oggi ci paiono timide e non decisive nel risolvere i problemi strutturali dell’Italia. L’indebolimento della componente piu’ conservatrice del centrosinistra e l’implosione delle forze di centrodestra che vivono una fase di transizione post-Berlusconiana alla ricerca di una leadership nuova e credibile sono condizioni che permetteranno a Renzi di governare e di implementare il programma da lui proposto in fase di insediamento", conclude.
Roberto Campani, gestore azionario Italia di Pioneer Investments: "con la grande affermazione del principale partito di Governo e dello stesso Presidente del Consiglio Renzi è arrivato un importante segnale di stabilità per l’attività di Governo. Adesso diventa cruciale implementare le riforme necessarie a sostenere la crescita che potrà portare beneficio e opportunità di investimento soprattutto nel segmento delle piccole e medie imprese. Riteniamo, infatti, che l’azione della BCE sulla liquidità del sistema ed in particolare per agevolare il credito alle piccole e medie imprese possa avere un effetto importante che si manifesterà soprattutto nella seconda metà dell’anno. In un’ottica di ritorna alla crescita ci attendiamo che i paesi periferici, e tra questi anche l’Italia, continueranno ad offrire buone opportunità e abbiano il potenziale per sovrapperformare i paesi definiti Core come Francia e Germania", conclude.
Paolo Boretto, responsabile investimenti di Symphonia SGR: "il risultato delle elezioni europee ha sorpreso le aspettative della vigilia: sembra quasi un paradosso, ma uno dei Paesi dove c’erano maggiori preoccupazioni, l’Italia, ha registrato un’importante affermazione del partito di governo e una flessione significativa del Movimento 5 stelle, mentre alcuni Paesi virtuosi, Francia e Olanda, hanno registrato un vistoso calo dei favori per i partiti al governo e l’ascesa degli euro-scettici. In Italia, l’esito del voto è sicuramente favorevole per il processo di riforme in quanto Renzi ne esce notevolmente rafforzato, sia nei confronti degli altri partiti, sia nei confronti degli oppositori interni al suo stesso partito. A livello europeo la crescita dei partiti euro-scettici è un segnale di allerta per una classe politica che a questo punto deve essere più aggressiva per far ripartire la crescita economica e può dare alla BCE ulteriori elementi utili ad implementare politiche monetarie espansive per perseguire tale obiettivo", conclude.