Come investire in cybersecurity attraverso un fondo

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GotCredit, Flickr, Creative Commons

Pubblica amministrazione e finanza sono stati i due settori più esposti agli hacker nel 2016. E’ quanto emerge dall’executive’s guide dell’Ntt Security Global Threat Intelligence Report 2017. In particolare il cybercrime mirato ai servizi finanziari è in crescita vertiginosa, essendo passato dal 3% del 2015 al 14% dell’anno scorso.  Persone, società e governi hanno bisogno di maggiore sicurezza e l’attacco cibernetico del virus WannaCry ne è un chiaro esempio. “Nei mesi passati avevamo evidenziato la crescente importanza della sicurezza informatica nel mondo di adesso, che è un mondo sempre più connesso”, dicono dal team di gestione del Pictet-Security, fondo Consistente e Blockbuste di Funds People. “A parte  il rafforzamento della normativa in Europa e negli Stati Uniti, ci aspettavamo naturalmente che sia il numero che la portata degli attacchi informatici in tutto il mondo sarebbero continuati a crescere quest'anno, come successo negli ultimi 10 anni”. La difesa dai crimini cibernetici, però, può diventare una buona fonte di rendimento per gli investitori.

Per Yves Kramer, gestore del fondo, “prevenire gli attacchi informatici non è la soluzione a lungo termine, essendo impossibile prevenire le infezioni nella rete, così come è impossibile evitare i virus negli esseri umani”. Il responsabile del fondo crede che bisogna cominciare dall’interno: mediante sistemi immuni capaci di prevenire, ritardare o interrompere l’attività malintenzionata. Le società selezionate dalla strategia del fondo sono, infatti, attive nei seguenti campi: sicurezza su internet, nelle telecomunicazioni, del materiale informatico, dei software, sicurezza fisica e protezione della salute, sicurezza degli accessi e delle identificazioni, del traffico, dell'ambiente, del lavoro e della difesa dello stato.
Nell'universo globale degli investimenti in cybersecurity, Karmer indica che si dovrebbe mantenere un equilibrio tra valori più ciclici di sicurezza tecnologica (Internet, biometria) e fisica (airbag, sistemi di visione notturna, video sorveglianza, protezione, polizia e strumenti forensi) e quelli divensivi legati a servizi di sicurezza di alta visibilità di flussi di cassa (protezione personale, la gestione dei rifiuti pericolosi e certificazioni e ispezioni industriali). "Nel complesso si tratta di un universo di 300 aziende, molte delle quali non rientrano negli indici tradizionali, con una capitalizzazione totale di 500 miliardi di dollari," rivela il manager di Pictet AM”. E conclude: "Siamo quindi convinti che nei prossimi anni il comparto riuscirà a superare il mercato azionario mondiale in termini di crescita degli utili e dei flussi di cassa, grazie al continuo sostegno di una regolamentazione più severa; inoltre, i sistemi informatici e la sicurezza di rete resteranno una priorità per governi e imprese. A nostro parere il Pictet-security rappresenta un valido strumento per catturare un trend di lungo periodo, con fondamentali solidi e una buona diversificazione".